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L'unica cosa che ci piace dell'eurocioccolato: i trasporti
L'unica cosa che ci piace dell'eurocioccolato: i trasporti
Ma quanto ci costano?
(nella foto, il punto d'accoglienza alla zona industriale di Ponte Felcino)
Nel caos che l'arrivo dei clienti del cioccolato ha portato a Perugia, c'è stata almeno una cosa che abbiamo apprezzato: l'eliminazione del traffico di attraversamento, che soffoca la nostra città, e l'organizzazione di servizi di trasporto dalla cintura esterna verso il centro. Infatti, auto e pulmann venivano fermati oltre la cintura della città compatta, e i passeggeri venivano accolti su comodi e rapidi pulmini o su mezzi più grandi, che in pochi minuti li lasciavano a pochi passi dall'acropoli. Certo, si trattava solo di due fine settimana, con un traffico cittadino normalmente ridotto; eppure, l'insegnamento è evidente: per evitare la pressione insopportabile del traffico bisogna cominciare a pensare fermare i mezzi privati nella cintura esterna, prima che invadano i centri abitati della città. Tutto questo costa, certo, ma porta anche benefici economici enormi, anche al Comune. Tutto questo costa: vi ricordate di quando il Comune non ha potuto realizzare il servizio navetta dal parcheggio di Ponte Rio al centro, a causa dei costi troppo alti? E allora, scusate, ma quanto costa questo sforzo eccezionale del Comune per organizzare i trasporti del cioccolato? E, visto che a pagare siamo noi, possiamo sapere quanto ci ha guadagnato il Comune (cioè noi)?
Di seguito, una panoramica sugli articoli e i comunicati apparsi sulla Tramontana a proposito dell'Eurocioccolato:
Eccoli: tornano ad occupare la Piazza: Ancora una volta, l'eurocioccolato può utilizzare tutti gli spazi del centro, compresa la Piazza. Ma il Comune non ha nulla da dire? http://www.latramontanaperugia.it/articolo.asp?id=1269