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Gli orti di via S.Prospero sono stati asfaltati
Gli orti di via S.Prospero sono stati asfaltati
L'occasione perduta degli orti cittadini
E' questo l'aspetto che oggi, a cantiteri chiusi, ha l'area prospicente l'istituto Don Bosco vista da via Pellini. I lavori sono stati eseguiti nell'ambito del “Contratto di quartiere di Porta Eburnea”, operazione che, a dispetto del nome, è stata condotta senza il coinvolgimento degli abitanti del quartiere e senza alcun rispetto per il patrimonio storico presente nell'area.
Persino la situazione precedente all'inizio dei lavori, il verde incolto che nella bella stagione sembrava ingoiare la torre e le mura, sarebbe stata preferibile all'attuale, avrebbe contribuito a depurare l'aria della città e offerto ospitalità alla piccola fauna selvatica.
Ma l'occasione che l'amministrazione comunale ha perso è stata quella di restituire la zona alla sua funzione originaria promuovendo la creazione di un orto cittadino.
Sono molte le città in Italia e nel mondo che promuovono progetti di agricoltura urbana per sottrare al degrado zone della città non edificate, consentire ai residenti di gustare prodotti coltivati localmente e soprattutto offrire occasioni di socializzazione basate sulla condivisione, lo scambio di esperienze tra generazioni diverse e la cura dei luoghi.
Nati come azioni di “giardinaggio guerriglia" (guerrilla gardening), gli orti urbani sono oggi un vero e proprio strumento di partecipazione dei cittadini alla cura della città e di promozione di stili di vita sostenibili.
Nome: vanni Commento: Continuano nella stessa strada: cemento, cemento e cemento.
Eppure anche le recenti elezioni dimostrano che, mentre in Italia, il centrosinistra esulta, da noi continua a perdere consensi e comuni.
Non sanno, o non possono, cambiare, sono come quei figli snaturati che vendono l'argenteria pezzo dopo pezzo.
Vanni
Nome: Roberto Commento: e pensare che li sotto c'era pure l'acqua per irrigare... che delusione!
Nome: Angela Margaritelli Commento: Questo aspetto della vita e vivibilità urbana è davvero importante con tutte le sue implicazioni naturalistiche, storiche, antropologiche ed estetiche. Mentre in contesti culturali avanzati gli orti e i giardini sono valorizzati e sostenuti, certo non solo come preziosismi da salotto, spiace vedere come da noi si affermi la rozza e spicciola prassi distruttiva e di totale insipienza. Proprio ora di affermare: Piantiamola!
Nome: Rolando Commento: La documentazione sugli orti urbani è bellissima e molto interessante. A Perugia (a parte il triste episodio di S. Prospero) qualcosa comincia a muoversi timidamente, ma forse occorre una pressione dal basso: ci sono tanti cittadini che guardano sconsolati le aiuole intorno a casa, perché non cominciano a zapparle e piantarci qualche bulbo?