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En attendant... il dibattito sul Mercato coperto
La replica di Perugia civica

Continua il dibattito aperto dal blog PerPerugia:
http://www.perperugia.it/?p=2730&cpage=1#comment-6492
     
Roberto Pellegrino // 30 marzo  2010

Caro Massimo Ciuffini e cari lettori di questo blog,
rispondo volentieri alle domande che Lei mi pone, approfitto anche per precisare alcune questioni tra cui l’accusa (bonaria, suppongo) di retorica sulla questione minimetrò. Svolgo una professione scientifica che mi ha formato all’analisi critica di dati oggettivi. Per scrivere l’articolo sulla ‘minimetròmatica’ (http://www.latramontanaperugia.it/articolo.asp?id=1594), nonostante il tono ironico, sono partito da dati obbiettivi liberamente
reperibili nei siti di COMUNE PERUGIA, ARPA, ENEA, ACI, EUROMOBILITY, MINIMETRO, APM nonché da dichiarazioni virgolettate dei vari amministratori reperite sui quitidiani o sentite con le mie orecchie. Con questi dati, svolgendo solo semplici operazioni come somme, moltiplicazioni e divisioni sono giunto alle conclusioni riportate nell’articolo. Se questo lo chiama retorica….
MERCATO COPERTO: REGALIA O ECONOMINAMENTE IRREALIZZABILE:
E’ la regalia da parte di un soggetto privato di un progetto irrealizzabile per le tasche del Comune di Perugia tant’è che per la sua realizzazione lo stesso comune viene costretto a (s)vendere un pezzo di città. Oltre a questo fatto, già abbastanza grave di per se, il progetto è secondo me (ma non sono il solo a quanto pare) abbastanza inutile: chi sente l’esigenza di un centro commerciale nel cuore della città? Mi risulta che in questo momento molti esercizi commerciali del centro stiano chiudendo, uccisi dai numerosi centri commerciali periferici.
COSTI DI GESTIONE DEL MERCATO COPERTO:
Non ho idea dei costi/ricavci dell’attuale mercato comperto. So però che il comune di Perugia sborsa e sborserà circa 10 milioni di euro all’anno per mantenere il minimetrò. La gestione del mercato coperto potrebbe costare infinitamente meno, forse un centesimo di questa cifra (pulizie, corrente e… che altro?) che in gran parte potrebbe essere coperta dall’affitto dei commercianti. Mi risulta inoltre che il comune già stia pagando 200 mila euro all’anno per le pulizie del mercato coperto e dei bagni pubblici del centro.
PROGETTO ROSSI
Non lo conosco nei dettagli come non conosco nei dettagli quello presentato dalla Nuova Oberdan. Quando le ho chiesto informazioni Lei mi ha indicato un sito che conteneva due disegni microscopici, ma certo Lei ha fatto il possibile. Mi lasci dire che questa è una grave carenza di TRASPARENZA del Comune di Perugia, il quale potrebbe almeno instituire un sito internet al riguardo, ma figuriamoci, da mesi Perugia Civica chiede che insieme alle delibere della giunta vengano pubblicati nel sito web anche gli allegati e ancora non hanno fatto nulla pur dicendosi d’accordo…
STRUMENTI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA CHE AVREBBE DOVUTO ISTITUIRE IL COMUNE:
Naturalmente il comune avrebbe potuto, e non dovuto istituire un percorso di democrazia partecipata, mancando a tutt’oggi leggi e regolamenti in merito. A proposito, chissà che fine ha fatto l’assessorato alla partecipazione promesso dal sindaco Wladimiro in campagna elettorale…
Il primo passo per iniziare un percorso partecipativo è l’informazione: il comune, dopo aver chiesto e ottenuto da più architetti dei progetti di massima sulla ristrutturazione del mercato coperto, avrebbe potuto presentarli ai cittadini mediante disegni e plastici unitamente alle indicazioni di costi di realizzazione, di gestione, le destinazioni d’uso ecc. Personalmente avrei incluso anche un progetto di un reastauro minimo predisposto dai tecnici del comune (messa a norma, imbriancatura); successivamente, dopo una capillare azione di informazione presso tutti i cittadini il comune avrebbe potuto istituire un referendum (ma esistono strumenti meno costosi e più rapidi) per far scegliere ai cittadini stessi il progetto ritenuto più adatto alla città.
Nondimeno, alla domanda COSA SE NE FA DEL PARCHEGGIO SIPA avrebbero potuto rispondere i cittadini di Perugia, principali destinatari dell’opera.
ESEMPI CONCRETI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA ITALIANI:
Il comune di Perugia fece un tentativo mal riuscito di democrazia partecipata quando istituì il PUM: ?il miglior modo di muoversi è fermarsi a parlarne? fu lo slogan. Parlo di tentativo mal riuscito in quanto l’esperimento ebbe due enormi carenze: 1) i cittadini partecipanti non ebbero accesso ai dati dell’APM sull’attuale rete prima della discussione e successiva fase decisionale; 2) l’attuazione del PUM tenne in considerazione solo marginalmente quanto deciso nelle assemblee pubbliche. Altri comune e regioni Italiane sono state e sono tutt’ora più avanti del comune di Perugia quanto a democrazia partecipata, primo fra tutti il comune di Grottammare che attua il bilancio partecipato dal 1995. Di seguito solo alcuni esempi tra i primi che mi vengono in mente.
Comune di Reggio Emilia:
http://www.partecipazione.comune.re.it/
http://www.partecipazione.comune.re.it/partecipazione-1/tutti-i-processi/piano-della-mobilita
Comune di Viterbo
http://www.comune.viterbo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1085
Comune di Grottammare:
http://www.comune.grottammare.ap.it/contents/Democrazia+Partecipativa+a+Grottammare/353
Comune di Teramo:
http://www.teramonews.com/idv_democrazia_partecipata_o_cementificata_4500_firme_per_il_referendum-18295.html
Comune di Argenta:
http://www.comune.argenta.fe.it/e-democracy/e-democracy.aspx
Comune di Castagneto Carducci
http://www.comune.castagneto-carducci.li.it/fileadmin/Files/PDF/dem_part_pace_cittabambini/facciamo_il_punto.pdf
Regione Emilia Romagna:
http://partecipa.net/
Regione Toscana:
http://ww01.regione.toscana.it/partecipazione/
l’elenco sarebbe molto più lungo…. può bastare per adesso?
TRE MILIONI - SCALE MOBILI:
Il progetto (preparato dall’ing. Piergiorgio Monaldi) dei nuovi percorsi meccanizzati di Porta Sole e Piazza san Francesco ha un costo complessivo di 6 milioni di euro, di cui circa la metà finanziati dallo Stato e metà dal Comune. Neanche a farlo apposta è notizia di questi giorni che, come Perugia Civica chiedeva da mesi, l’assessore Liberati ha rinunciato momentaneamente al progetto perchè sembra che il comune non ha ottenuto garanzie sulla parte di cofinanziamento statale. In altre parole i 3 milioni impegnati dal comune per questo progetto saranno spesi diversamente. Spero di essere stato chiaro.
COMPENSI AI RESPONSABILI UNICI DI PROGETTO
Siccome ultimamente va molto di moda ‘interpretare’ le leggi riporto, per i lettori che volessero approfondire, il link che rimanda al testo della legge. La parte che ci interessa qui è il comma 5, articolo 92, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 ‘Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE’ pubblicato nella G.U. n. 100 del 2 maggio 2006:
http://www.bosettiegatti.com/info/norme/statali/2006_0163.htm#092
Sperando di aver risposto in modo esauriente alle domande che mi ha posto la saluto e le auguro Buona Pasqua.

    



Roberto Pellegrino - Segretario di Perugia Civica

Inserito mercoledì 31 marzo 2010


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