22/12/2024
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per giustificare la seconda tratta del minimetrò nasce una nuova scienza: la “minimetrò-matica”
le scomode verità che gli amministratori non vorrebbero fossero mai dette - LEGGI I COMMENTI

A due anni dalla sua entrata in esercizio possiamo dire con sicurezza che gli obbiettivi della riduzione del traffico automobilistico, del numero di passeggeri, della riduzione dell’inquinamento e del pareggio di bilancio del minimetrò sono stati tutti clamorosamente mancati.Tuttavia le più elementari certezze matematiche vacillano di fronte ai dati che l’amministrazione perugina propaganda sui giornali locali a proposito dei successi del minimetrò. Tant’è che mi sto convincendo che esiste un’altra matematica, a me del tutto oscura, che potremmo definire “minimetrò-matica”, e di cui illustrerò ora i sorprendenti risultati.

Il minimetrò e le utenze giornaliere

Il “progetto generale del Minimetrò”, approvato dal consiglio comunale nel lontano 1998 stimava 32000 utenze giornaliere, ma tale stima comprendeva anche la tratta non realizzata S.Anna-Monteluce. Il “piano economico finanziario del Minimetrò” approvato nel 2007 ridusse le aspettative a 15000 utenze giornaliere. L'affluenza media giornaliera registrata nell’anno 2009 (compresi i grandi eventi di eurochocolate, fiera dei morti e umbriajazz) è stata di 9041 passeggeri Ho calcolato questo dato sulla base dei 3,3 milioni di euro incassati con il pagamento del pedaggio, ammettendo l'incasso di un euro a passeggero. 9041 è solo il 60% dei 15000 passeggeri previsti ma Nello Spinelli, amministratore delegato della Minimetrò S.p.A., afferma che l’affluenza media del Minimetrò raggiunge il 97% dell’obbiettivo, fissato, per magia e non so da chi, a 9100 utenze giornaliere. Ipocrisia? No, è solo uno dei sorprendenti risultati della minimetrò-matica!

Il minimetrò e la riduzione delle auto circolanti

Il sito internet della Minimetrò S.p.A. informa che “secondo le previsioni il minimetrò causerà una diminuzione di circa 2-3 milioni di veicoli circolanti/anno nella tratta Pian di Massiano-Centro storico”. Che io sappia, nessuno s’è preso la briga di misurare le auto circolanti tra i due terminal prima e dopo l’entrata in funzione del minimetrò. Tuttavia secondo l’ACI, l’indice di motorizzazione nel comune di Perugia è passato dai 67 veicoli ogni 100 abitanti del 2006 ai 70 del 2009, con un trend all’aumento. Sono valori tra i più alti in Europa se rapportati alla densità abitativa del comune. Tuttavia Ciccone, assessore alla mobilità, si ostina ad affermare che il minimetrò ha causato una consistente riduzione del traffico privato, ipocrisia? No, sono ancora i sorprendenti risultati della minimetrò-matica. Evviva!

Il minimetrò e la riduzione delle poveri sottili

L’ARPA Umbria fornisce i dati del numero delle giornate in cui sono stati superati i limiti delle polveri sottili PM10 misurati a Fontivegge (zona compresa nella tratta Pian di Massiano – Centro). La legge Italiana fissa 35 superamenti all'anno come limite massimo. Ecco i dati dei due anni che precedono e che seguono l’entrata in esercizio del minimetrò: 38 (2006); 34 (2007); 61 (2008); 63 (2009). Il numero di superamenti dei limiti sono quasi raddoppiati dopo l’avvento del minimetrò, anche se l’assessore all’ambiente Lorena Pesaresi avverte, a chi gli chiede spiegazioni, che la centralina ARPA di Fontivegge è mal posizionata. Se lo dice lei... fidiamoci!

Il mimimetrò e la riduzione dei gas serra

Ogni giorno per produrre i 22000 kilovattora necessari al funzionamento del minimetrò, vengono immessi nell’atmosfera 12100kg di CO2 (0.55Kg di CO2 per ogni Kilowattora “elettrico” prodotto). Dividendo questo dato per 9000, cioè il numero medio di passeggeri giornalieri registrato nel 2009, si ottiene 1,34kg che è quindi la quantità di CO2 che è stata immessa per trasportare ogni singolo passeggero per i tre km del percorso del Minimetrò. Un automobilista che percorra tre km con un’auto di media cilindrata immette nell’atmosfera 0.5Kg di CO2. Per fare si che il bilancio di emissioni di CO2 tra minimetrò e auto (con singolo passeggero) sia in pareggio, il minimetrò dovrebbe trasportare in media 24000 passeggeri al giorno ma per avere un beneficio in termini di riduzione di gas serra i suoi passeggeri dovrebbero essere molti di più, ad esempio 30000. Poiché questo numero supera di gran lunga i 9100 passeggeri fissati come obbiettivo, l’operazione Minimetrò non contribuisce affatto alla riduzione dei gas serra ma è piuttosto un vero disastro ecologico. Di parere contrario sono gli assessori Pesaresi e Ciccone i quali affermano con convinzione che il minimetrò è un brillante esempio di eco-sostenibilità. Evviva la minimetrò-matica!

Il minimetrò e l’economia

Sono convinto che un servizio pubblico, per sua stessa definizione, debba essere in perdita o al massimo in pareggio: nessun “privato” ci dovrebbe guadagnare. Quindi mi pare normale che il Comune di Perugia versi delle quote alla Minimetrò S.p.A. (di cui è socia con una quota del 70%). Dico solo che sbandierare “bilancio in attivo” quando ciò è dovuto al consistente versamento pubblico (10 milioni di euro) invece che alle entrate di esercizio (3,3 milioni di euro), potrebbe suonare un po' ipocrita. Ma forse mi sbaglio: saranno ancora gli strabilianti risultati della minimetrò-matica.


Conclusioni

Minimetrò: ne è valsa la pena? C’erano tanti altri modi per risolvere il problema del traffico e del conseguente inquinamento. Con la montagna di soldi che sono stati spesi per costruire il minimetrò si poteva, per ipotesi, raddoppiare le corse degli autobus, incentivare il loro uso con una politica di riduzione del prezzo del biglietto, costruire una rete di piste ciclabili nelle vaste zone pianeggianti del comune, rifunzionalizzare le ferrovie locali. Con scelte simili molte grandi capitali del nord Europa come Berlino, Dublino, Londra, Parigi ecc. hanno combattuto con successo sia il traffico che l’inquinamento. Ma la nostra amministrazione, a suo tempo, non ha ritenuto opportuno adottare soluzioni simili e oggi, nonostante i tristi e dannosi risultati dell’operazione minimetrò, ecco che si propaganda l'assoluta necessità della seconda tratta. Ma questa volta vorrei che la decisione fosse presa dall'intera cittadinanza, dopo una attenta valutazione degli effettivi benefici e dei costi sociali, economici e ambientali per la città.

Chiedo pertanto al Sindaco, nel rispetto degli impegni presi con gli elettori, che venga urgentemente avviato un reale percorso di democrazia partecipata affinché siano gli stessi cittadini di Perugia, onestamente informati sugli effetti di varie opzioni, a decidere quali provvedimenti prendere per risolvere i gravissimi problemi di mobilità ed inquinamento causati da una scellerata, selvaggia e devastante politica urbanistica.



Roberto Pellegrino - movimento Perugia Civica - pellegrino@perugiacivica.it

Inserito mercoledì 10 febbraio 2010


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Commenti

Nome: Marco
Commento: Io torno oggi da un viaggio ad Amsterdam e posso garantirvi che in quella città la macchina non la guida quasi nessuno! Il loro problema è risolto attraverso un misto sapiente di treni, bus, metropolitana e tante piste ciclabili. Ovviamente Perugia ha una morfologia diversa e tante altre difficoltà da superare, ma questa non è la scusa giusta, il nostro grande e vero problema è che oramai a farla da padroni sono solo una manica di cialtroni che purtroppo sanno fare solo bene i conti nelle proprie tasche ed un po’ meno nelle nostre. Io non vorrei essere polemico. Ma ditemi voi come devo fare! Abbiamo speso il doppio del previsto, rende la metà di quanto calcolato, inquina, non ha ridotto il traffico ed ha fatto sì che in città sparisse anche l’ombra dei parcheggi gratuiti, tutta la situazione ovviamente farcita con una bella ciliegina indorata donataci dalla cara e vecchia Sipa che per scoraggiarci (senza esagerare però) all’uso dell’auto per andare in centro (l’ultimo baluardo della vita sociale), ha aumentato il costo della sosta…. Praticamente il mercato coperto è diventato un privé; e hanno pitturato di blu tutta città! Leggendo questo bell’articolo potrei, anzi vorrei, essere propenso a non incavolarmi, vorrei digerire i fanta numeri che sparano e immaginarlo pieno di gente…: ma non ci riesco. Questa sera hanno veramente raschiato il fondo del barile... con il parcheggio di piazzale Europa che alle 20:45 portava tre grandi e belle luci verdi all’ingresso, sono riusciti a dirmi che il parcheggio era completo e che per andare in centro non esisteva altra alternativa che il minimetrò! Con tutta la buuoa volontà ho cercato di non arrabbiarmi però, di contro, (passandoci a piedi) ho voluto togliermi uno sfizio e fare un bel giretto all’interno del parcheggio dove, come per magia, c’erano parecchi posti liberi, le solite vigilesse e le tre belle luci verdi accese! Per quanto possa essere rincoglionito e senza alcun pregiudizio non mi vengono proprio in mente spiegazioni plausibili… ma un dubbio, la bella scusa degli urbani, me lo ha generato! Estendere il bruco mela dai baracconi al centro proprio non c’ha convenuto, a queste condizioni meglio dismetterlo in attesa che qualche mente migliore ponga soluzione ai problemi che questa manica di incompetenti ha generato!

Nome: Giuseppe Bottazzi
Commento: Concordo con quanto scritto e segnalo un articolo a proposito del Minimetrò apparso su lavoce.info http://www.lavoce.info/articoli/-infrastruttre_trasporti/pagina1001525.html

Nome: Roberto Pellegrino
Commento: Caro Michele, durante la campagna elettorale ebbi modo di scambiare qualche battuta con l'allora candidato sindaco. Mi sembrò sincero quando promise il famoso "cambiamento" e sono abbastanza convinto che oggi sia il suo "contorno politico" a legargli le mani. Penso che le nostre critiche potrebbero aiutarlo a sentirsi spalleggiato dal popolo piuttosto che dai suoi "colleghi". Una cosa è certa: se non cambia immediatamente rotta... è difficile che avrà di nuovo la fiducia di Perugia Civica

Nome: Roberto Pellegrino
Commento: Caro Marco, perchè mi accusi di demagogia? Nelle tue considerazioni sono esposti già i nodi del problema. I tempi di percorrenza pachidermici e le corse rarissime degli autobus sono il vero problema del traffico di Perugia. Da noi l'autobus è utilizzato prevalentemente da chi non ne può fare a meno: studenti, extracomunitari ed anziani, cioè il popolo senza auto o patente. Quella di intensificare le corse degli autobus è la soluzione adottate in moltissime città. Dublino, per esempio, ha superato i suoi gravissimi problemi di inquinamento degli anni 90 mettendo in circolo un esercito di autobus a due piani che, ti assicuro per esserci stato da poco, viaggiano tutti stracolmi di passeggeri. Per le strette strade di Perugia ci sarebbero dei miniautobus come quelli adottati dal comune di Roma per i quartieri del centro storico (che sono pure elettrici). Il traffico che viene da fuori Perugia potrebbe essere sconfitto trasformando l'attuale rete ferroviaria (risalente al 1911) in una moderna metropolitana di superficie. Pensa a quanti pendolari potrebbero servirsene negli assi Perugia - Foligno; Città di Castello-Perugia; Trasimeno - Perugia. Quindi la mia risposta è: più autobus, più corse, più tratte e meno tempi di attesa. Un altro capitolo è quello dell'urbanizzazione: si è permesso di costruire ovunque lontano dalla città "compatta", e non solo abitazioni ma anche centri commerciali, uffici, ospedali ecc. Questo costringe a prendere l'auto per ogni faccenda quotidiana. Diverso sarebbe se trovassimo ancora il negozietto sotto casa... Insomma l'argomento è compresso ma non c'è bisogno di essere dei grandi urbanisti per capire quali sono i problemi macroscopici di Perugia, e non volendo hai dimostrato di essere d'accordo con me nel dire che la rete autobus è inefficiente... Credo che sia io che te, se fossimo amministratori di questa città, sapremmo bene quali provvedimenti prendere!

Nome: Marco
Commento: Buongiorno, io, come ho già scritto altre volte, vorrei sentire qui proposte "SERIE" di alternative al sistema del minimetrò; se la proposta sono più corse di autobus, già dice che è pura demagogia: con le strade strette di Perugia, il traffico di chi proviene da fuori città, come si può pensare a questa soluzione ?? Ma di cosa stiamo parlando ?? Le soluzioni, per il mio modesto parere di utente che vorrebbe usare i mezzi pubblici per lavoro ma che non può, a causa dei tempi di percorrenza pachidermici e corse rarissime, è che dobbiamo abbandonare le strade: ferrovie e sistemi tipo minimetrò sono le alternative.. Che poi questo sia risultato oneroso posso essere d'accordo; la sua efficacia è comunque limitata in quanto ha poca estensione: la tratta attuale non risolve i problemi di collegamento di zone come via Settevali, via cortonese, via della Pallotta, via XX setttembre, etc, che sono molto frequentate per lavoro.. Chiaro che così com'è è una soluzione "zoppa", manca di integrazione con altri sistemi, quali la ferrovia e/o altre tratte.. Poi sono aperto ad alternative "credibili", ma ad oggi, ed anche su questo sito, seguito a leggere cose di questo tipo, magari adatte ad un utenza di pensionati, ma poco a chi lavora con i tempi stretti a cui oggi siamo costretti.. Saluti

Nome: Michele Pietrelli
Commento: Bizzarra questa idea di ricordare sempre al Sindaco di rispettare le promesse pre elettorali, più non le rispetta e più , chi ha permesso la sua elezione, ci tira fumo negli occhi. In ogni caso un pò di buonumore non guasta. Grazie.

Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
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