Mai Più Violenze. Mille azioni e Interventi per impedire ulteriori violenze
Quale genere di sicurezza per il mio quartiere?
Un progetto, ed una mostra
Regione Umbria Comune di Perugia con la collaborazione del Dipartimento Uomo & Territorio (sez. Antropologica) e Tana Libere Tutte
Organizza Quale genere di sicurezza per il mio quartiere? Womyn investigation: Due giorni per parlare di donne, violenza, città Sabato 30 maggio 2009 Via Magno Magnini, Quartiere Madonna Alta Domenica 14 giugno 2009 Piazza Alessandro Alimenti e Sede III Circoscrizione c/o CVA “La piramide”, Via Armando Diaz Quartiere Madonna Alta
“Mai Più Violenze. Mille azioni e Interventi per impedire ulteriori violenze” è un progetto regionale finanziato dal Ministero delle Pari Opportunità che ha lo scopo di far emergere il fenomeno della violenza di genere - esaminandone in particolare le dinamiche socio-culturali - e di costruire una rete di servizi dalla metodologia condivisa per la prevenzione, il contrasto e l’intervento. Il progetto si articola in una serie di azioni e di indagini sul territorio regionale umbro volte a tracciare una “mappa” dei servizi e delle reti formali e informali che si occupano di violenza di genere, coinvolgendo in una dimensione di ricerca e riflessione critica e comune le donne stesse. Il progetto è articolato in diverse azioni: l’azione di mappatura prevede la produzione di una cartografia partecipata dei servizi e delle reti formali e informali del territorio regionale umbro sul tema della violenza di genere. Nella cartografia partecipata sono previsti in due città, Perugia e Terni, alcuni momenti laboratoriali di ricerca/incontro/comunicazione. Pensiamo infatti che sia importante ripensare lo spazio urbano attraverso le relazioni, la partecipazione e la socialità delle donne, come suggestioni e strumenti possibili per contrastare la violenza e per creare quella città accogliente e partecipata che è il miglior antidoto ad ogni forma di aggressività e di machismo. “Womyn investigation” è un progetto di “mappatura” del territorio urbano che vuole coinvolgere attivamente le donne che vivono la città. Si tratta di un laboratorio fotografico rivolto alle donne del quartiere che saranno invitate a realizzare scatti fotografici dei luoghi che percepiscono come insicuri e pericolosi del proprio quartiere o al contrario di quelli ritenuti piacevoli e sicuri. Nelle giornate di laboratorio, sarà anche proposta una “Street investigation” con la distribuzione di una cartina del quartiere in cui le donne saranno invitate a segnalare le zone che percepiscono e vivono come insicure e di indicarne le motivazioni. Le fotografie raccolte durante la giornata del 30 maggio parteciperanno al concorso fotografico di Womyn investigation e alle tre foto più significative saranno assegnati dei premi. Nella giornata del 14 giugno Womyn investigation organizzerà una giornata di incontro e socialità, con musica e buffet, presso la Piazza Alessandro Alimenti e la Sede della III Circoscrizione c/o CVA “La piramide”, durante la quale saranno esposte tutte le fotografie raccolte e avverrà la premiazione delle tre selezionate. Programma: Sabato 30 maggio 2009 Via Magno Magnini (parcheggio Coop) Ore 9,30 Allestimento Laboratorio fotografico mobile (gazebo con musica, materiali informativi e cartine per la “Street investigation”) Dalle ore 10,00 fino alle ore 19,00 distribuzione gratuita di macchinette fotografiche usa e getta; distribuzione cartine del quartiere per la “Street investigation” Ore 19,30 aperitivo e musica Domenica 14 giugno 2009 Piazza Alessandro Alimenti e Sede III Circoscrizione c/o CVA “La piramide”, Via Armando Diaz
Ore 16,30 Istallazione Mostra fotografica Ore 19,30 Premiazione Ore 20,30 Buffet, concerto delle Spinters, musica open-dj e proiezione video Sintesi del progetto: Mai Più Violenze: Mille Azioni e Interventi Per Impedire Ulteriori violenze Finanziato con bando relativo a: “Avviso per il finanziamento di progetti finalizzati a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere” – Gazzetta Ufficiale n.284 del 6 dicembre 2007 – Il progetto è risultato III° classificato su 17 progetti finanziati a livello nazionale Descrizione sintetica del progetto Il progetto Mai Più Violenze affronta la necessità di aumentare nella regione Umbria la capacità di rispondere come sistema complessivo ai problemi delle persone vittime di violenze di genere. A tal fine si sono impegnati la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, 8 Comuni, le 4 Asl regionali, numerosi soggetti del Terzo Settore (privato sociale) e del mondo dell’associazionismo. Obiettivi del progetto sono: • la sperimentazione di azioni di sistema su scala regionale finalizzate da un lato alla costruzione di una rete di servizi (in parte già presenti sul territorio) per attivare metodologie condivise di prevenzione, contrasto e intervento e dall’altro a far emergere il fenomeno della violenza di genere con particolare riferimento alle sue dinamiche culturali; • la definizione delle Linee Guida Regionali per il contrasto della violenza di genere; • la proposta per una Legge Regionale sulle politiche di genere nell’ambito della quale sia reso permanente ed effettivo il contrasto della violenza di genere e individuati fondi da destinare agli strumenti di contrasto (servizi e centri antiviolenza) Le azioni previste includono: • una mappatura ragionata dei servizi e delle microreti esistenti a livello regionale; • seminari di studio e approfondimento rivolti agli “addetti ai lavori” sui temi della violenza di genere; • la creazione della “Rete delle Reti” contro la violenza attraverso l’implementazione del lavoro sociale di rete fra istituzioni, servizi sociali, servizi sanitari, forze dell’ordine, privato sociale e risorse della cittadinanza attiva (reti sociali informali, reti delle Donne, volontariato, associazionismo); • azioni di prevenzione: una ricerca-intervento sulle culture di genere rivolta al mondo giovanile; sensibilizzazione e comunicazione sociale: campagne di comunicazione rivolte a tutta la cittadinanza umbra con l’obiettivo di mettere in risalto la portata del fenomeno della violenza di genere in Umbria e far conoscere a tutte le donne i servizi esistenti.; • analisi e attuazione delle buone prassi sperimentabili sul territorio regionale con particolare attenzione alle esperienze locali e nazionali già in atto da anni. L’innovatività del progetto consiste nella dimensione ed estensione della messa a sistema di una rete su un argomento specifico, ma trasversale a tutti i territori, come quello della violenza di genere. Il progetto si muove infatti sull’intero territorio regionale potendo contare sull’adesione e partecipazione di ben 36 soggetti a rappresentanza di tutti i settori impegnati sul fronte del contrasto alla violenza di genere promossi e sostenuti dalla Regione Umbria. Innovativo è anche l’intento di riqualificare le risorse formali e informali del territorio attraverso percorsi di studio, approfondimento, confronto verso la finalità condivisa della creazione della “Rete delle Reti”, della definizione di Linee guida Regionali e della proposta di Legge Regionale.
"La scelta del termine inglese womyn, con il quale le femministe inglesi sono solite designare il genere femminile in autonomia e non in opposizione e subordinazione a quello maschile dominante (elidendo la parola "men" che, interna alla parola "women", sarebbe indicativa e sembrerebbe legittimare a livello terminologico una sottomissione delle donne agli uomini e di una loro inferiorità rispetto ad essi), vuole richiamare l'autonomia della capacità di azione delle donne e la libertà di scelta per la propria vita. Il termine womyn ci sembra adatto ad indicare quella capacità e quel diritto all'autodeterminazione che la riflessione femminista rivendica da sempre per le donne, ancor più se utilizzato nel contesto di un progetto di mappatura del territorio dove si chiede alle donne stesse di diventare le protagoniste di un'indagine critica sui luoghi che attraversano quotidianamente, finalizzata a renderli più sicuri. Il protagonismo delle donne del quartiere diviene centrale all'interno di questa Street investigation, che intende renderle attive operatrici della propria sicurezza riconoscendole dapprima come attive fonti della vita del quartiere stesso".
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