Walter Cremonte, Diversamente
La poesia di Walter Cremonte è contraddistinta da un linguaggio colloquiale, semplice, trasparente eppure mai banale all’interno del quale s’intravede un accurato lavoro sulle parole. Presentazione il 16 dicembre
Nessuno, tra la gente,
pensa davvero di dover morire
perché se no
ci si comporterebbe
(come?)
non so: diversamente.
La poesia di Walter Cremonte è contraddistinta da un linguaggio colloquiale, semplice, trasparente eppure mai banale all’interno del quale s’intravede un accurato lavoro di Walter sulle parole che vanno dritte a un contenuto essenziale e profondo grazie a una sensibilità che gli fa sentire vicine persone, altri esseri viventi, cose.
Walter osserva, ascolta, racconta - diversamente da come di solito si fa - sia momenti drammatici come in “Respingimenti” sia le cose più semplici con un’affinità addirittura puntiforme come per una fogliolina che contribuisce a far vedere “tutto colorato”.
Nel bosco
ogni fogliolina ha il suo colore
ma è l’insieme che vince
nel bosco, è l’insieme
che noi vediamo tutto colorato:
se quella fogliolina cade,
se si stacca,
ingrigisce, si spegne, si scolora.
E’ che tutti, da soli,
perdiamo i nostri colori.
La fogliolina” e “Diversamente (da Alice Munro)” sono due poesie che si ritrovano in “Diversamente”, raccolta edita da Marcos y Marcos che è come Walter: nitida e riservata. Leggendola riserva sensazioni da custodire con cura – proprio, diversamente - per trattenerle e non farle uscire dal sentimento.
Il 16 dicembre alle 17,30 la Soprintendenza A.B. dell'Umbria e l’Associazione Culturale Nemo presenteranno “Diversamente” di Walter Cremonte a Perugia alla Sala della Soprintendenza in Corso Giuseppe Garibaldi, 185. (Per molte e molti è l'Ex Saffa)
Dopo i saluti di Marina Bon Valsassina, interverranno Fabio Pusterla, poeta, traduttore e critico letterario; Piergiorgio Giacché, già docente di antropologia del teatro e dello spettacolo presso l’Università degli Studi di Perugia; Walter Cremonte; coordinerà Caterina Martino.
Persone che sicuramente daranno vita a un incontro di spessore per cui il consiglio questa volta non è “se non avete altro da fare” ma, diversamente dal solito, è quello di esserci perché ne varrà certamente la pena.
Vanni Capoccia
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