14/08/2024
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Fermare la corrosione
Il Monumento di Vittorio Pecchioli alle “Vittime di tutti i genocidi” a piazza Grimana: un simbolo corroso, segno della corrosione del nostro animo che pare rassegnato alla guerra

Il Monumento di Vittorio Pecchioli alle “Vittime di tutti i genocidi” a piazza Grimana, che la ruggine sta corrodendo, è emblematico di quello che sta succedendo adesso con la guerra che si sta espandendo a macchia d’olio nel Mondo. Con la Turchia che bombarda i curdi ovunque essi siano, la guerra in Ucraina, gli armeni cacciati dalla loro terra, serbi e cossovari sull’orlo di un conflitto, l’Africa martoriata come sempre ed ora la carneficina di civili in Israele e  Palestina.
Un monumento nato per il massacro di Sabra e Shatila, poi esteso a chiunque nel Mondo era stato, era, sarebbe stato ucciso per quello che era. Un simbolo corroso, segno della corrosione del nostro animo che pare rassegnato alla guerra, con la guerra che sta vincendo nel Mondo e dentro ognuno di noi sgretolando ogni possibilità di pace.
Restaurare quel monumento dandogli magari una posizione più appropriata al centro della piazzetta appena rifatta collocandolo così davanti all’Università per Stranieri, scrivere ai quattro lati della base in lingue diverse (italiano, inglese, arabo, israeliano) a chi è dedicato sarebbe un modo di dire a noi stessi e alla nostra città che non ci si vuol rassegnare a quanto accade davanti ai nostri occhi.
Ed anche un invito che parte dalla città di Aldo Capitini affinché non si rimanga inerti e indifferenti di fronte ai massacri cui stiamo assistendo, che la prima cosa da fare è fermare la corrosione che avviene in noi e attorno a noi.



Vanni Capoccia

Inserito giovedì 12 ottobre 2023


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