La scomparsa di Antonio Carlo Ponti
Ci lascia un infaticabile animatore di eventi culturali, poeta, critico d’arte, giornalista
Scrittore, poeta, critico d’arte, giornalista, animatore culturale, sapeva far rivivere il suo amore per la terra umbra e soprattutto per la sua Bevagna, cui ha dedicato studi e poesie, a cominciare dalle poesie dialettali, in cui faceva assaporare l'impasto sonoro e la ricchezza lessicale di quella parlata. Ha lavorato come ricercatore dell’Agenzia Umbra Ricerche, ma si è dedicato soprattutto al suo amore per l’arte e la letteratura. Poeta di rara intensità, ha dato vita anche alla collana di poesia di Umbria Editrice che ha fatto conoscere molti poeti umbri, ed a loro ha dedicato più di una antologia. Come giornalista non si può dimenticare che ha fondato ed è stato il primo direttore del quotidiano "Il Corriere dell’Umbria", ove si è formata una generazione di giovani giornalisti poi affermatisi anche nella stampa di rilievo nazionale. Ma Ponti è stato un infaticabile animatore di eventi culturali, a cominciare dall'Agosto Corcianese fino a "Liberrima Bevagna", conclusasi appena lo 3o scorso 30 settembre. Nel suo Dizionario Sentimentale, uno dei suoi ultimi lavori, ha creato una grande rassegna di tutte le personalità con cui è venuto a contatto, tra cui personalità di rilievo della cultura italiana, come Cesare Garboli, o Gaio Fratini. Sono tante le sue pubblicazioni ed omaggi degli amici a lui dedicati. Ha coltivato numerose amicizie offrendo il suo talento e la sua profonda cultura. Ricordiamo la sofferenza per la perdita della moglie Nerina, anche lei personalità di grande spessore umano e culturale. La redazione della Tramontana si stringe nel dolore alla sua famiglia.
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