16/07/2024
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Studenti, Docenti e Ricercatori di Perugia compatti
Link Perugia: “Vogliamo gratuità fino a 30.000 Isee. Abbiamo chiesto agli Istituti perugini di arginare il folle sbarramento economico imposto dal Governo”

 

Un abbonamento unico regionale di cui ancora non si conoscono le sorti, una crisi abitativa che sembra non finire e l’inflazione che avanza. A questa situazione precaria si aggiunge il nuovo DPCM 60 CFU per l’abilitazione alla carriera di insegnante, voluto dal Governo, che prevederebbe la frequenza di corsi con un costo fino a 2500 euro.

 

“Dove sarebbe il merito di cui tanto parlano Lega e Fratelli d’Italia? Abbiamo chiesto alla Ministra Bernini a livello nazionale di prevedere fondi statali per consentire agli Atenei di erogare gratuitamente i corsi per l’ottenimento di questi nuovi requisiti per l’abilitazione, ma sono stati negati” commenta Nicola Cardinali, coordinatore del sindacato studentesco “Tanti slogan e retorica: la verità è che si sta creando un ostacolo economico inaccettabile in un quadro già precario di chi vuole intraprendere questo percorso”.

 

Non solo gli studenti, ma anche docenti e ricercatori sarebbero di questa linea. Il sindacato studentesco ha inviato oggi, 5 Ottobre, giornata dell’Insegnante, una lettera alle governance di Università di Perugia, Università di Stranieri e Accademia delle Belle Arti. Si richiede l'erogazione a titolo gratuito dei corsi per soggetti con Isee inferiore a 30.000 di reddito. La lettera è stata sottoscritta anche da Flc-Cgil Umbria, Associazione Nazionale Docenti Universitari, Rete 29 Aprile, per i ricercatori, e l’associazione giovanile umbra Una Regione Per Restare.

 

“Ad oggi il mondo della cultura e dell’istruzione è costruito sul precariato e sul sacrificio di chi lavora”-afferma Alice Spilla, coordinatrice regionale di Una Regione per Restare- “Fondamenta marce, ben lontane dai dettami costituzionali, che sono tra i maggiori motivi del fallimento del sistema-scuola. I problemi della scuola non si risolvono con più sbarramenti, ma con un piano di finanziamenti, assunzioni e politiche partecipative nel sistema scolastico”.

 

Un’altra vertenza, quindi, si apre per sindacati e associazioni del territorio e si intravede un autunno più caldo del solito. Centinaia di donne nelle strade del capoluogo umbro contro il definanziamento dei circuiti antiviolenza, le numerose proteste per gli alloggi, fino alle lotte per l’abilitazione all’insegnamento e contro l’autonomia differenziata del 7 Ottobre prossimo a Roma. Si prospetta una dura messa alla prova per le politiche dei partiti di governo nazionale e locale da parte delle forze di alternativa, con rappresentanze di studenti, giovani e lavoratori alla guida, per il momento.



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Inserito giovedì 5 ottobre 2023


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