16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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I luoghi di Aldo Capitini
Una mappa in rete per conoscere meglio il grande perugino. Lunedì 19 giugno a S. Matteo degli Armeni



Una bella novità: è nata la prima mappa in rete dedicata ai luoghi della città di Perugia specificamente legati alla storia e al vissuto di Aldo Capitini, intellettuale antifascista, persuaso nonviolento e autore di una straordinaria opera in buona parte ancora da esplorare e valorizzare. Se ne darà comunicazione ufficiale presso la Biblioteca comunale S. Matteo degli Armeni di Perugia nel pomeriggio di lunedì 19 giugno in un incontro dedicato e legato alla Festa Grande del XX Giugno, data particolarmente cara allo stesso Capitini per il suo significato politico-civile.

Quello che si propone con tale mappa, ideata e realizzata da Alberto Duse Preti che l’ha donata alla Fondazione Centro studi Aldo Capitini, è un percorso attraverso i principali luoghi che hanno caratterizzato le esperienze di Capitini in tutto l’arco della sua vita a Perugia. Da lunedì, appunto, la Fondazione la metterà gratuitamente a disposizione di tutti attraverso il suo sito: www.fondazionealdocapitini.it
La mappa è stata realizzata in ambiente open source e collaborativo utilizzando Kumu, un applicativo già sperimentato in ambiti educativi e culturali (come per esempio il Salone del Libro di Torino) che consente di realizzare mappe ipertestuali per l’organizzazione di molteplici contenuti: testi, elementi grafici, fotografia, parole chiave, geolocalizzazione.

I contenuti
Aldo Capitini, con il suo impegno culturale, filosofico e religioso ha contribuito significativamente ai cambiamenti politici e sociali che hanno riguardato il Paese e nello specifico il territorio della città di Perugia.
Alla base del lavoro vi sono la produzione letteraria e gli scritti capitiniani: oltre a un’ampia bibliografia, sono stati utilizzati i carteggi con i principali interlocutori di Capitini (tra i quali Guido Calogero, Walter Binni, Danilo Dolci e altri grandi nomi della cultura e della testimonianza della nonviolenza in Italia), le fotografie dell’Archivio della Fondazione Capitini nonché cartoline coeve. Il lavoro è stato verificato e arricchito dal confronto con alcuni esperti.
Ecco alcuni dei contenuti presenti: gli studi giovanili, il rapporto con il futurismo, il periodo dei Classici e gli studi universitari, l’antifascismo e le esperienze del carcere, le passeggiate speculative, la critica alla Chiesa complice del regime fascista, gli incarichi dopo la liberazione, i C.o.s. e i C.o.r., la persuasione nonviolenta, i convegni e la prima Marcia della pace...

I luoghi 
Tra gli altri, vengono descritti i seguenti luoghi principali: Palazzo dei Priori, Turreno, Scuola popolare San Tommaso, Viale Carlo Alberto, Villaggio Santa Livia, Monteluce, Palazzo Calderini, Università per Stranieri.
Sono state individuate le vie e gli edifici, poi confrontati con le principali fonti traendo spunto da Aldo Capitini e Perugia. Un itinerario nei luoghi “capitiniani” della città (ed. Morlacchi, 2019), testo realizzato da alunni dell’Itc su progetto del professor Maurizio Moncagatta e coordinati dal prof. Alberto Stella – membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Capitini – che ha individuato appunto un articolato itinerario di luoghi capitiniani. Tale revisione ha portato a degli approfondimenti che vanno a perfezionare l’ubicazione di alcuni luoghi sulla mappa virtuale.

Il modello di programmazione
Realizzato in un linguaggio di programmazione per il web, il compilatore ha consentito di adattare uno schema generico alle esigenze specifiche del progetto.
È stata utilizzata una mappa geografica fornita, come anticipato, in ambito open source al sistema Kumu denominata MapTile, su cui sono stati inseriti i luoghi secondo l’indicazione delle Vie della città. Non sono stati rispettati i civici per privacy ed ottimizzazione degli spazi.
Sono stati realizzati campi descrittivi specifici quali le citazioni, i periodi della vita e i tag per accrescere l’efficacia del contenuto e la diffusione attraverso i principali motori di ricerca (ottimizzazione di parole chiave - Seo), oltre ad adattare le linee di percorso, i colori e le dimensioni delle forme che ospitano le immagini, ai periodi della vita di Aldo Capitini secondo datazione. L’esperienza dell’utente e l’interfaccia di navigazione sono stati oggetto di attenta e scrupolosa realizzazione, la mappa è infatti fruibile su diversi tipi di dispositivi mobili o desktop, è supportata dalle istruzioni fornite nella pagina di accesso, l’usabilità prevede l’utilizzo di zoom ad ingrandire punti sulla mappa con definizione delle immagini di tipo vettoriale senza perdita di qualità, la calibratura dello spazio è stata studiata per fornire un’immediata rappresentazione dell’insieme dei luoghi.
La mappa può essere inserita su siti internet e/o social network attraverso una istruzione che ne rende immediata l’integrazione senza sfruttamento di risorse interne dei server ospitanti. La stabilità e la sicurezza dei sistemi appaiono significativi data la storia del progetto Kumu da cui originano. Tale progetto, come definito nelle linee guida, è di tipo collaborativo ed aperto: prevede infatti la possibilità di essere ampliato e sviluppato nel tempo in modo pressoché illimitato attraverso la partecipazione e l’iniziativa degli utenti che via via la utilizzano. Anche questo in perfetta coerenza con la vocazione del pensiero di Capitini all’‘apertura’ e all’‘aggiunta’ di tutti.

Tempo di realizzazione 
Il progetto ha necessitato di circa 100 ore di applicazione suddivise in programmazione, raccolta ed organizzazione di testi e di immagini, composizione, editing.

Infine, un commento dell’ideatore Duse Preti: «L’accrescimento che ha portato la conoscenza della figura di Aldo Capitini giustifica l’impegno profuso e la relazione con le persone che mi hanno accompagnato in questa “passeggiata perugina” alla scoperta dei luoghi capitiniani ne rappresentano il piacere».





Inserito domenica 18 giugno 2023


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