Un monumento in piazza Danti
Una scultura che dovrebbe ritrarre i soggetti molto lesti nel succhiare le residue sostanze della fiera, grifagna, umiliata Perugia: pseudo democratici, reverendi rigonfi di ipocrisia, mestatori, speculatori, portaborse, lacchè
Campeggiò in passato in piazza Danti la statua bronzea di Giulio III, la stessa che ora presidia l’ingresso al Duomo dalla parte di piazza IV Novembre. È opera dello scultore Vincenzo Danti, che intese rappresentare in maniera eloquente lo stato di sottomissione subito dalla cittadinanza, raffigurando due grifi perugini schiacciati dal culo papale.
Oggi, vista la presenza di lavori in corso in Piazza Danti finalizzati, come dicono, alla cosiddetta fluidificazione del traffico (proprio quello stesso traffico che viene propugnato da una decina di anni con deliberata assenza di controllo), dopo la realizzazione dell’eccedente e superflua pedana-marciapiede, utile solo ad innalzare la superbia del potere clericale, è ora prevista l’installazione di una scultura.
Una scultura che si inserisca al meglio nel contesto di Piazza Danti dovrebbe ritrarre tutti i soggetti che sono sempre molto lesti nel succhiare in gruppo le ormai residue sostanze della fiera, grifagna, umiliata Perugia: pseudo democratici, reverendi rigonfi di ipocrisia, mestatori, speculatori, portaborse, lacchè.
Mauro Monella
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