La pista ciclopedonale del Tevere
Domande alla Regione e al Comune. Chiediamo risposte a stretto giro di posta e la sospensione immediata dei lavori in corso per una condivisa valutazione di progetto e lavori
Alla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei Al Sindaco del Comune di Perugia, Andrea Romizi All’Autorità di Bacino del Tevere, Roma e p/c: Al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Direzione generale patrimonio naturalistico e mare A Regione Umbria, Direzione regionale Agricoltura, ambiente, beni culturali
Oggetto: PISTA CICLOPEDONALE LUNGO IL TEVERE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PERUGIA - LAVORI IN CORSO
L’ambiente del Tevere nel tratto compreso nel Comune di Perugia è da anni soggetto a interventi sostanzialmente distruttivi del suo ecosistema, delle valenze paesaggistiche e della funzionalità fluviale. Soprattutto da parte delle pubbliche amministrazioni: dalle modalità di manutenzione della vegetazione e del percorso pedonale, alla realizzazione dell’arginatura e oggi dagli interventi per la realizzazione del percorso ciclopedonale. Questo tratto fa parte dell’asse principale della Rete Ecologica Regionale e comprende un sito di Natura 2000 d’interesse comunitario ZPS (zona di protezione speciale per le rotte di migrazione aviaria) Ansa degli Ornari. I lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale, finanziata con 2 milioni di euro dalla Comunità europea, si stanno svolgendo prevalentemente sul sedime del preesistente sentiero pedonale a margine delle sponde fluviali. In particolare nel tratto in corrispondenza dell’abitato di Pontevalleceppi a sud del ponte carrabile, notoriamente esondabile e compresa nella Fascia A del Piano di Bacino del Tevere dell’AdB, dopo più di un anno d’interruzione dei lavori, la pista ciclabile sta interessando la sponda fluviale attraverso il notevole ampliamento della larghezza del sentiero preesistente a scapito della già stretta sponda e ha prodotto un vero scempio ambientale: un canale con cordolo in terra sulla scogliera, senza vegetazione (quanti alberi e arbusti abbattuti e vegetazione erbacea estirpata?).
Il progetto esecutivo del Lotto2 della pista ciclopedonale del 2019 prevedeva che la pista utilizzasse la sommità dell’argine, visto che il preesistente percorso pedonale insisteva in area esondabile. Domande: - Perché è stato modificato l’itinerario? E perché non è stato scelto un itinerario interno passante per la strada sterrata panoramica Rivolta-Valvitiano, passando per il centro abitato di Pontevalleceppi e con reimmissione sul sentiero lungo il fiume a sud dell’abitato stesso (come peraltro da noi proposto in sede di partecipazione del progetto preliminare, con vantaggi sia economici per le attività presenti a P.V.C. che per la pedonalità e ciclabilità degli abitanti)? - Quali atti e progetti sono stati realizzati in variante ai progetti esecutivi approvati precedentemente? - Tale variante è stata sottoposta alla Valutazione d’incidenza, almeno per il tratto compreso nel vincolo del Sito Comunitario? E al parere dell’Autorità di Bacino? E al parere paesaggistico? - Le soluzioni idrauliche adottate (percorso in trincea con vasti tagli delle sponde per il deflusso delle acque meteoriche e alluvionali) sono state oggetto di valutazione di congruenza con la salute della vegetazione e con la sicurezza idraulica? Quali competenze di ecologia e biologia dell’ambiente fluviale sono state acquisite per il progetto e la sua realizzazione? - Le ripetute scogliere e la tipologia della pista sono state verificate rispetto al mantenimento delle caratteristiche necessarie per conservare la classificazione di Sito Comunitario?
Il cartello esposto in merito a questi lavori in corso descrive “Comune di Perugia- Ufficio competente: Arre verdi: Permesso a costruire DCC N.318 del 7/9/2022, Proprietà: Comune di Perugia, Committente: Regione Umbria LR 7/1985, Lavori Manutenzione Straordinaria Vegetazione ripariale (tratto Ponte Felcino-Pontevalleceppi), Importo complessivo dei lavori: 147.000 €, (…), Impresa esecutrice: A.FO.R.”. - Domande: o Cosa si intende per “Lavori Manutenzione Straordinaria Vegetazione ripariale”? finora si vede solo la distruzione della vegetazione e del suo habitat. E’ questo il compito dell’Agenzia Forestale? Verrà ripristinata? E nel caso come si concilia con la naturalità richiesta dal Sito comunitario? E quale spazio vitale per le alberature viene garantito dal minuscolo cordolo in terra pressata e i ripetuti squarci della sponda che impediscono alle radici di creare una rete utile per la stabilità degli stessi alberi che delle sponde? o Perché non c’è il cartello per i lavori di realizzazione della pista ciclopedonale? Oppure il cartello sopra citato comprende, senza scriverlo, i lavori per la pista? o Il committente risulta essere la Regione Umbria, quindi l’importo dei lavori riportato nel cartello è a carico diretto della Regione: è un finanziamento compreso in quello Europeo destinato alla pista ciclabile o è extra? E come sono stati spesi i 2 milioni di €? Perché questi lavori sono passati dal Comune alla Regione?
Le caratteristiche date alla pista (larghezza 2,50 metri in stabilizzato e lunghi tratti rettilinei) garantiscono la sicurezza dei fruitori in particolare quelli pedonali? O inducono velocità dei ciclisti tali da mettere in pericolo i pedoni? Non dovrebbe essere destinata ad un uso (come lo è stato per decenni) di passeggio, di tranquillità, di fruizione paesaggistica e ambientale (vegetazione, fauna fluviale, ecc.) e quindi attrattiva per cittadini e turisti? Rispetto all’intero progetto della pista oggetto del finanziamento comunitario di 2 milioni di euro, quanto e come è stato speso fino ad ora? Quando sarà terminato? Chiediamo risposte a stretto giro di posta e la sospensione immediata dei lavori in corso per una condivisa valutazione di progetto e lavori, anche in presenza di specialisti degli ambienti fluviali.
Il Presidente Goffredo Moroni
Comitato Molini di Fortebraccio
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