L’agricoltura che modella il paesaggio lo preserva dal degrado
(dal programma di Perugia civica):
Cosa intendiamo • Il paesaggio naturale e coltivato rappresenta un elemento rilevante di identità della nostra regione. • Esiste un forte collegamento tra larghi strati di popolazione, specialmente anziana, e la terra. • E’ sempre maggiore la consapevolezza, specialmente tra i giovani, dell’importanza del consumo locale e biologico. • La presenza degli agricoltori, mediante le opere di manutenzione idrogeologica del territorio, consente di prevenire erosione dei terreni, dilavamenti, frane, inondazioni. Qual è la situazione • Ambiente naturale ed agrario trattato come spazio in attesa di essere urbanizzato. • Valorizzazione intesa solo come edificazione o urbanizzazione. • Nessuna politica agricola comunale. • Consumo incontrollato del territorio che si presenta frammentato tra case, capannoni, strade e rotonde. • Elusione dei vincoli di salvaguardia dei piani sovraordinati (vedi Ptcp). • Abbandono delle pratiche di gestione del territorio agricolo (siepi, forme, terrazzamenti…), a favore di pratiche intensive devastanti che creano erosione dei terreni, dilavamenti, frane, inondazioni. • Invasione edilizia delle aree golenali. Quali obiettivi ci prefiggiamo • Tutelare l’aria che respiriamo: riduzione dell’inquinamento atmosferico • Sistemi di produzione agricola sostenibili (agricoltura biologica e biodinamica) per la salute dell’uomo e dell’ambiente • Riduzione dei consumi e tutela della risorsa acqua nei settori agricolo, industriale e domestico Attraverso quali strumenti e quali azioni intendiamo perseguirli • Politiche di mantenimento dell’uso agricolo dei suoli (consumo zero di suolo agricolo). • Incentivo e valorizzazione di produzioni di qualità (biologica e biodinamica). • Creazione di centri di vendita diretta di prodotti locali (consumi km zero), a cominciare dal mercato coperto. • Incentivi alle tecniche di manutenzione idrogeologica quali forme, siepi, terrazzamenti, alberature, uso dei terreni marginali. • Sistema di verde urbano basato su spazi pubblici collegati da percorsi ciclo-pedonali, integrato da un lato con lo spazio agrario, dall’altro con piccoli spazi “sotto casa” nel centro storico e nei quartieri che favoriscano la mobilità salutare e l’incontro. • Affidamento della cura di aree verdi o spazi pubblici a gruppi associativi non esclusivi (ad es. non solo anziani ma giovani ed anziani insieme). • Utilizzazione delle strade vicinali e interpoderali, mediante convenzioni con proprietari per uso pubblico non automobilistico, per integrare la rete ciclo-pedonale. • Individuazione rigorosa delle aree golenali, da destinare a produzioni agricole stagionali e ortive pregiate.
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