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Per la pace
Letture, pensieri e musica. Con l'aggiunta del racconto di Paolo Parigi: Per la pace, dopo qualche giorno

Al Salvalibro, via Gentile da Foligno
1 luglio 2022
Accompagnati dalle percussioni di Lorenzo e dal pianoforte di Pablos Parigi, sono stati letti i testi di Gino Strada e le poesie di Giorgio Filippi e di Joel Gentili.
Particolarmente interessante è risultato l'excursus storico sulla pace di Joel Gentili, mentre Alfredo Gentili ha letto in lingua originale la poesia di Rimbaud, Le dormeur du val.
Prezioso l'occhio grafico ddi Marta Perugini.
Con Il bosco che c'è, Pablos Pariggi ha ricordato l'armonia delle piante e delle foreste e di come l'uomo spesso intervenga a rompre questi equilibri millenari. Il rispetto della naturea, come la Pace, è necessario e indispensabile.

il "resoconto" si Paolo Parigi:

Per la pace, dopo qualche giorno
 

E' passata una settimana dall'evento tenutosi nella libreria “Il Salvalibro” di Via Gentile da Foligno 80,  in Foligno, venerdì primo luglio 2022, “ Per la Pace”. Ancora si sentono suonare gli strumenti e le voci, così come nella rete rimbalza ancora la suggestione grafica di Marta Perugini che ha introdotto la serata.

Fanno da cornice e sfondo i cinquantacinquemila volumi ordinatamente riposti negli scaffali della libreria, una miriade infinita di copertine e colori, in cui vengono  appoggiati gli “elementi” di un gruppo eterogeneo di artisti che danno vita alle letture e a commistioni musicali nel nome nella Pace.

Alla guida dei tempi poetici, c’è Giorgio Filippi che, con la sua ironia e esperienza,  legge e racconta le sue poesie tratte dal libro Endimione: calma, splendidamente tonda, inneggiando alla bellezza della Luna. Le arie e le pause musicali delle annotazioni sono curate dal percussionista folignate Lorenzo Filippi e dal pianoforte melodico-percussivo di Paolo Pablos Parigi.

“Mezz’ora dopo, in sala operatoria, mi apparve per la prima volta l’orrore: la mano era esplosa e al suo posto c’era una palla disgustosa e bruciacchiata fatta di muscoli e pelle, ossa e vestiti, sangue coagulato e frammenti di plastica.”

La frase, tratta dall’ultimo libro di Gino Strada, ricorda gli orrori dei conflitti bellici, mentre l’apertura dello spettacolo è affidata a Joel Gentili, poeta di Montefalco che apre con un excursus storico sulla parola pace, passando per Erodoto e Aristofane. Gentili leggerà anche una sua poesia inedita durante il corso della serata.

Il poeta duetta durante la serata con suo padre Alfredo Gentili, in una lettura in francese di una nota poesia di Arthur Rimbaud.
Ma il pericolo è che vediamo solo questo, che è mostruoso, e non vediamo l’intero dramma che si sta svolgendo dietro questa guerra…

Cerca di mettere ordine con le sue parole in questo clima di guerra, il Vescovo di Roma, Papa Francesco, che viene citato durante lo spettacolo, come unico ed autentico faro per la ricerca della Pace.

Paolo Pablos Parigi evoca il silenzio ed il potere naturale del bosco e della natura. Con due interventi racconta il paesaggio lunare del bosco di sera e le difficoltà della “martellata” nel bosco umbro, richiamando uno dei due racconti editi da Joelle Editore nel 2020 ne “Il bosco che c’è” . Ancora una volta l’autore ricorda come sia importante tornare alla natura ed ai suoi tempi, senza voler accelerare i suoi cicli naturali, al fine di evitare quello che oggi sta succedendo in termini di emergenza globale climatica.

Lorenzo Filippi, estroso percussionista appassionato dei suoni afro, fa risuonare con i suoi strumenti etnici alcuni dei suoi brani tratti dal suo ultimo progetto discografico, Aboriginal tribal dance, pubblicato nel dicembre del 2021. Apre e chiude lo spettacolo con due versioni inedite e riarrangiate del suo brano Coraggio.


 




Inserito mercoledì 6 luglio 2022


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