San Domenico o Tancredi Ripa di Meana?
Quindi noi celebriamo Braccio e cancelliamo Tancredi Ripa di Meana, capitano dell’esercito piemontese che nel 1860 liberò la città dal dominio pontificio?
PerugiaComunica, Testata Giornalistica del Comune di Perugia, in data 14 giugno 2022 ci comunica che da lunedì 20 giugno sarà chiuso al transito viale san Domenico. Penso che molti cittadini come me non abbiano mai sentito nominare questo viale, ma per fortuna a un certo punto della comunicazione cominciamo a capirci qualcosa: «Tra pochi giorni la macchina che realizza le perforazioni si sposterà in viale San Domenico (già via Ripa di Meana)». Ecco di cosa si sta parlando, di via Ripa di Meana! Sono anni che cerco di seguire gli aggiornamenti sulla toponomastica perugina ed evidentemente non ci riesco. Io di questo cambiamento di intitolazione non sapevo niente fino a ieri, 14 giugno. Eppure c’è tutto un percorso da seguire per l’intitolazione di una strada, tanti sono i passaggi indicati dal regolamento comunale: si inizia da una motivata proposta, si passa poi alla commissione toponomastica, quindi al Consiglio comunale ecc. ecc. A me questi passaggi sono sfuggiti tutti, non sono riuscita a individuarne neppure uno. Ma questo diciamo che è colpa mia che non so informarmi su quello che avviene nelle nostre istituzioni. Come cittadina mi sento però di fare due considerazioni 1. Chiudere la strada proprio il 20 giugno, giorno della grande festa laica della città? Non si poteva fare altrimenti? Il primo giorno di chiusura è ipotizzabile che creerà confusione e congestione del traffico proprio in Borgo XX giugno e proprio il 20 giugno. 2. È forse in corso un tentativo di damnatio memorie nei confronti di Tancredi Ripa di Meana? Negli ultimi anni assistiamo nella nostra città a un processo di revisione storica che mi preoccupa. La lista sarebbe lunga, ma basta ricordare alcuni casi, come il tentativo di celebrare il 25 aprile come riconciliazione tra giovani comunisti e giovani fascisti o la ricollocazione dal fascio littorio al mercato coperto. Siamo reduci da qualche giorno dalle giornate di celebrazioni che da qualche anno la città dedica a Braccio Fortebracci, il capitano di ventura che con la forza militare dopo la battaglia di Sant’Egidio conquistò la città al soldo dei nobili fuoriusciti. Ne divenne signore segnando la fine definitiva del libero Comune di Perugia. Quindi noi celebriamo Braccio e cancelliamo Tancredi Ripa di Meana, capitano dell’esercito piemontese che nel 1860 liberò la città dal dominio pontificio? Tancredi Ripa di Meana comandava l’8° compagnia dei bersaglieri e cadde durante l’assalto di Porta Santa Margherita. Scrive su questo episodio Luigi Bonazzi: «in quel luogo ampiamente scoperto, la truppa era esposta da più lati al tiro degli inimici, e specialmente dei frati di S. Domenico: e vi moriva fra gli altri un capitano piemontese.» Quel capitano era Tancredi Ripa di Meana, il cui nome nell’intitolazione della strada fino a ieri a lui dedicata, viene sostituito proprio da san Domenico.
Paola Spinelli
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