TEF trasmetterà la registrazione integrale della “Festa della Canzone Perugina”
Mercoledì 30 marzo alle ore 21,00, e sabato 2 aprile alle ore 20,30
Con un pubblico delle grandi occasioni l’evento canoro, “La festa della canzone perugina” che descrive la storia, personaggi e autori della musica locale, è stata una singolare occasione per ascoltare noti cantanti e gruppi che alla loro città hanno dedicato musiche e canzoni. Proprio per coloro che non hanno potuto assistere al concerto presso la Sala dei Notari (stracolma di pubblico) ove il libro di Renzo Zuccherini "La Canzone Perugina", che descrive la storia, personaggi e autori della musica locale, è stato presentato dal noto musicologo Stefano Ragni e da irco Bonucci, l’emittente televisiva TEF (Tele Editore Fornari), al fine di soddisfare le richiesta di un vasto pubblico desideroso di poter vedere il grande evento canoro, ha inserito nel palinsesto ben due date per la messa in onda dell’intera produzione. La prima data è per domani mercoledì 30 marzo alle ore 21,00, e la seconda per sabato 2 aprile alle ore 20,30. Con questa opportunità, offerta dell’emittente televisiva, si permetterà ai perugini di conoscere come Perugia abbia avuto i suoi Festival della canzone, di cui l’ultimo si è avuto nel 1952, esattamente settanta anni fa. Attualmente è in corso una vera e propria esplosione di canzoni perugine, in tutti i generi musicali attuali, dalla musica melodica al rock al jazz al rap e oltre i generi. Propio in occasione di questa pubblicazione in tv se ne potrà dare una bella rassegna, che ha visto avvicendarsi sulla pedana dei Notari numerosi artisti di notevole qualità. Presentatore e mattatore della serata è stato Fabrizio Croce che ha saputo inquadrare e valorizzare ogni artista e la sua storia musicale. E così il pubblico potrà vedere con entusiasmo l’ironia dei Paltò, la poesia di Nello Cicuti cantata da Fausto Pelliccia, il pathos delle vicende del XX Giugno cantate da Mirco Bonucci, la scanzonata allegria popolare della Nuova Brigata Pretolana, la peruginità della Orchestrina Tirabusson di Riccardo Schippa, la nostalgia della città cantata da Walter Toppetti, il dramma civile della fucilazione del partigiano Primo Ciabatti narrato da Cristina Carnevali, la festosità dell’improvvisazione degli stornelli cantati da Daniele Presciutti del gruppo di Colombella, il vagabondare della memoria nelle note di Loredana Torresi, l’amore civico di Stefano Visconti, per concludere con il ritmo scanzonato e trascinante di Giovanni Toccaceli detto Roco.
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