16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Il verde pubblico a Perugia? Una disfida di Burletta!
Al via la riqualificazione del parco di Sant’Anna. Una semplice e normale manutenzione stanno provando a farla passare per un surplus che serve a far diventare più accogliente l’aria verde


A chi conosce la realtà dei fatti fa sorridere ciò che viene affermato nell’incontro (nello stesso parco) per la, come l’hanno chiamata loro, “riqualificazione del parco Vallone Sant’Anna” del 25 gennaio 22, dove erano presenti il Gruppo Lega comunale, l’assessore con delega alle aree verdi Otello Numerini, oltre che i rappresentanti dell’Associazione Filosofi...amo.

Il nostro sorriso non riguarda il fatto (dovuto come obbligo ai cittadini) che la cosa non si dovesse fare anzi, i residenti l’aspettavano da una marea di tempo questa decantata “riqualificazione” ma dal fatto di come l’hanno voluta presentare agli occhi della comunità perugina.

L’assessore ha voluto illustrare i lavori che hanno fatto e che intendono fare in futuro:

Questi i lavori fatti:

1) installazione rete campo di calcio

2) ghiaia frana nell’area parco giochi

Questi i lavori da fare;

1) potatura siepi

2) recinzione area cani

3) livellamento fondo campo sportivo

4) installazione staccionata in legno dove mancante

Il motivo del nostro sorridere su questa “mole” di lavori?

Una semplice e normale manutenzione di un bene pubblico stanno provando a farla passare per un surplus che serve a far diventare più accogliente l’aria verde in questione mentre, terra...terra, questa “riqualificazione”, doveva essere effettuata nella sordina più assoluta della politica comunale; se non altro nell’interesse della dignità dei nostri amministratori.

Furbesca la cosa ma chi ci casca a bocca aperta? Certo no, nel modo più assoluto, chi vede la cosa senza degli “spessissimi” paraocchi politici!

Vogliamo parlare di lavori seri da fare al Vallone?

Certo non erano quelli illustrati nella suddetta riunione “in loco” dalla Lega e dall’assessore in questione!

Ben altri sono i cantieri da mettere in essere in quell’aria verde se vogliamo rendergli quella dignità che gli spetta e faccia in modo che il suo spazio sia di pieno utilizzo e soddisfazione per i residenti e tutti i cittadini!

Ne vogliamo elencare alcuni. Perlomeno sommariamente quelli di una maggiore importanza.

Quali sono? Ecco l’elenco:

1) La sostituzione o il ripristino delle due strutture giochi (uno a valle e uno a monte) ridotti a legna da ardere pericolosi solo ad avvicinarsi.

2) la rimozione e il recupero al verde dei due impianti, uno a monte ed una a valle, i quali una volta erano spazi adibiti al gioco delle bocce.

3) La rimessa in funzione dei due servizi igenici, sempre uno a monte ed uno a valle, indispensabili acciocché non venisse usato il parco per i bisogni fisiologici di chi lo frequenta.

4) La bonifica periodica alla antica fontana storica a monte del parco.

I nostri politici comunali dovrebbero volgere maggiormente ed in modo efficace il loro sguardo a questi tipi di problemi che dovrebbero, nella coscienza dei medesimi amministratori, avere il primo posto per dover essere risolti in modo concreto e definitivo!

Sappiamo benissimo che l'amministrazione comunale non mette in conto di togliere immediatamente il degrado che attanaglia il verde pubblico della città, perché a tutt’oggi non si è preoccupata di studiare e mettere in atto un protocollo di intervento e di controllo, del verde globale esistente, che sia costante ed efficace nel tempo e quindi le conseguenze che questo degrado comporta sono altamente pericolose ed inaccettabili.

Ma noi che abbiamo gli occhi ben aperti seguitiamo ad avere fiducia in noi stessi, nelle nostre azioni di denuncia e alla possibilità che qualcosa riusciamo a cambiare nella mentalità dei nostri amministratori comunali che seguitano a tenere gli occhi chiusi difronte a questo modo incosciente, menefreghista e “furbesco” di maltrattare gli spazi verdi pubblici con sole promesse di fare il meglio ma, in sostanza, tenendoli in scarsa considerazione alla stregua, come li abbiamo sempre voluti definire noi, "figli di un dio minore"!




Giampiero Tamburi

Inserito sabato 5 marzo 2022


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