Il Nodo di Perugia: più asfalto crea più traffico
Vignetta di Marco Vergoni
La grave situazione di intasamento da traffico dell’area di Ponte San Giovanni ha portato alcuni imprenditori piuttosto disinvolti a proporre la costruzione di una nuova superstrada a quattro corsie da S. Andrea d’Agliano a Taverne di Corciano. Moltissimi abitanti delle zone interessate hanno espresso con forza l’opposizione ad un’opera che giudicano inutile per la soluzione del problema eccezionale del traffico privato, e dannosa per il gravissimo impatto ambientale che provocherà in una delle poche aree ad alto pregio paesaggistico rimaste nel territorio comunale. Anche la sentenza del Tar del Lazio, che ha bocciato la procedura di assegnazione del progetto, sembrerebbe mettere in piena luce il sistema di potere con cui vengono assegnate le progettazioni e appaltati i lavori delle cosiddette “Grandi Opere”. Che è quello di favorire sempre gli stessi imprenditori in quell’intreccio fra livello politico, la lobby delle tre C (costruttori, cavatori, cementieri) e degli altri poteri forti e alcuni studi di progettazione, che sta distruggendo definitivamente quello che resta del “cuore verde d’Italia”. Allora, la soluzione del problema del traffico intorno e dentro Ponte San Giovanni va trovata offrendo a tutti quelli che si devono spostare (si pensi alle centinaia o migliaia di pendolari, operai, impiegati e studenti che da ogni parte vanno a Perugia) una valida alternativa con i mezzi pubblici, e soprattutto con la ferrovia, che dovrà trasformarsi da una specie di trenino del far-west come è ora a una moderno, efficiente e rapido sistema di collegamento. Su questo bisogna che la politica si impegni davvero, con l’appoggio di tutta la popolazione.
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