La fogliolina di Walter Cremonte
“Diversamente”, piccola e non venale raccolta che è un colloquio, pulito e riservato
Walter Cremonte è un poeta e saggista conosciuto e apprezzato da critici e colleghi. La sua poesia è contraddistinta da un linguaggio colloquiale semplice e trasparente eppure mai banale, grazie al quale s’intravvede la sua mai sbandierata cultura e un accurato lavoro sulle parole che vanno dritte a un contenuto essenziale e profondo. Tutto questo grazie a una sensibilità che gli fa sentire vicine (“Vicini” è il titolo di una delle sue raccolte più belle) persone, altri esseri viventi e cose. Osserva, ascolta, racconta diversamente da come di solito si fa momenti semplici a prima vista insignificanti con un’affinità addirittura puntiforme come per una fogliolina che contribuisce a far vedere “tutto colorato” o una stella senza nome con la quale scambiare l’ultimo sguardo prima di chiudere “quell’ultima finestra”.
La fogliolina
Nel bosco ogni fogliolina ha il suo colore ma è l’insieme che vince nel bosco, è l’insieme che noi vediamo tutto colorato: se quella fogliolina cade, se si stacca, ingrigisce, si spegne, si scolora. E’ che tutti, da soli, perdiamo i nostri colori. La stella
quando la sera chiudo l’ultima finestra rivedo quella stella, sempre quella non so che stella sia, non le conosco e davvero non so proprio niente ma so che in qualche modo mi guarda con un certo affetto ormai, come quello con cui la guardo io mentre chiudo quell’ultima finestra. “La fogliolina” e “La stella” due poesie che fanno parte di “Diversamente”, piccola e non venale raccolta che è un colloquio, una specie di cerchio nel quale Walter fa entrare chi legge per cui pare d’essere con lui in giro in lambretta o a cercare sulla cartina il punto dove Renzo Tramaglino ha passato l’Adda o a ricordare le sue amiche poetesse. Un libricino che è come Walter: pulito e riservato. Leggendolo riserva sensazioni da custodire con cura, diversamente, per non farle uscire dal cuore. Un pregio non da poco, e dispiace un po’ pensare che un poeta di tale rilievo e sensibilità non abbia avuto una pubblicazione di livello nazionale. Non tanto per lui (anche se penso gli farebbe piacere esservi pubblicato diventare famoso non è mai stata la sua aspirazione) ma per chi legge poesia. Le poesie di Walter Cremonte meritano d’essere lette perché sono belle, fanno stare comunque meglio e fanno pensare, persino che sia un bene che al mondo ci siano persone come lui che si preoccupano d’una fogliolina o d’una stella che non si sa nemmeno chi sia.
Vanni Capoccia
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