A proposito di nodo
La prima cosa a cui lavorare e su cui investire è il trasporto pubblico, che porti ad una drastica riduzione delle auto: riaprire prima possibile il tratto P. S. Giovanni / Perugia, con corse rapide e frequenti
. Siamo una delle città più motorizzate d’Italia, al 95° posto. Si sa che con la costruzione di nuove strade il traffico aumenta e così le auto. La prima cosa a cui lavorare e su cui investire è il trasporto pubblico, che porti ad una drastica riduzione delle auto. Questo è quello che ci chiede l’Europa, ma soprattutto il buon senso, se non vogliamo finire sulla gratella, oppure a bagnomaria, il tempo è scaduto! È stato un errore gigantesco non investire sulla Ferrovia centrale umbra, non ora ma 40 anni fa. Ora ci si sta lavorando, è necessario riaprire prima possibile il tratto P. S. Giovanni / Perugia, con corse rapide e frequenti, e così si deve fare da S. Sepolcro, nel breve periodo. Non sono un tecnico ma se proprio si vuol costruire qualcosa, credo che l’imbuto vero sia tra il Colle e la rampa per Perugia Firenze. Terza corsia o una sopraelevata sono soluzioni praticabili? Si può migliorare con poca spesa la bretella Pierantonio/ Mantignana, onde alleviare il traffico di attraversamento? Capisco alcuni abitanti di P. S. Giovanni , che vorrebbero allontanare dal Ponte gran parte del traffico e sono a favore del nodo, ma andremmo a distruggere ed inquinare una parte importante del nostro territorio, già duramente provato! Mi sembra una scelta da anni 60 e certamente al di fuori di qualsiasi compatibilità con la più grande emergenza del momento, ossia il riscaldamento globale. Poi ci sarebbe tutto un discorso da fare su modelli di consumo e consumatori: per esempio, vedo in giro un aumento incredibile di auto suv, energivore e completamente inutili, se non alla propria vanità. Ma questo è un discorso lungo che faremo un altra volta.
Primo Tenca
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