A Dino Frisullo
Una corona di fiori e una canzone per ricordarlo
Prima della ”marcia della pace e della fratellanza tra i popoli” del 10 ottobre 2021 Il 9 ottobre, come di consueto, un gruppo di “amici di Dino Frisullo” ha posto una corona di alloro a fianco della targa, da noi fortemente voluta, che da anni lo ricorda e lo commemora, all’altezza della Porta di S. Girolamo. Lo ricordiamo offrendo, accanto alla corona, la canzone di Alessio Lega a lui a suo tempo dedicata (si può ascoltare su https://www.youtube.com/watch?v=dCIOfdmbIDI) Frizullo Che cosa brilla ancora dal fondo senza ritorno? La notte color del vino vomitò ancora una nave Carica di kurdi, una nave carretta (come si dice) dal mare Una nave disperata, della solita disperazione Salpata dalla Turchia rotta contro l’illusione Sulla fiancata scavata, graffiata una scritta misteriosa “Frizullo” diceva: un nome, un monito, qualcosa… Cosa vorrà mai dire, un dio? Un tribuno? Un’accusa? Sul fianco di quella nave una ragione? Una scusa? Che cosa ancora brilla dal fondo senza ritorno Che cosa ci tiene in piedi, che cosa ci tiene a giro Increspato di schiuma c’è chi tenta un respiro Sentinella nella sentina da ché parte arriva giorno “Frizullo” non è una parola della lingua proibita Una formula magica, una sfida agguerrita “Frizullo” è un nome storpiato, precisamente un cognome Sta per “Dino Frisullo”, come dire, attenzione! Noi siamo i suoi amici, i fratelli, i suoi protetti, i suoi figli Siamo quelli di Frisullo, deponete gli artigli E fateci passare, alla faccia dell’assassino È una lotta per la vita, ci dà una mano Dino Sentinella, pallida e assorta nel mezzo del fumo grigio C’è qualcosa che cuce i sensi che telefona e sfida Però se tendi l’orecchio qui tutto quanto grida E ride mentre tu dormi la morte nel pomeriggio Dino Frisullo fu un militante di avanguardia operaia Poi finì il 68, si archiviò la battaglia Contrordine compagni, non si cambia più il mondo Cambiatevi pure d’abito e restate sul fondo. Ma Dino Frisullo in fondo inciampò nella coscienza Come una bomba innescata, futuro di resistenza E fondò e fuse e diffuse più d’una associazione Lo scopo? Salvare il mondo, pensa che ostinazione… Sentinella questa casa fa acqua s’è diroccata I tappeti marciscono e tutto mi sembra idiota C’è musica in ogni bar, ma non si muove una nota L’annunciatrice annuncia i programmi della serata… Dino Frisullo era dietro tutti i migranti, sempre presente Fu arrestato in Turchia, condannato, innocente Di quell’innocenza aggressiva, che non è una consolazione E quando fu liberato tornò in trincea col suo nome Che perciò i curdi se lo scrivevano sul fianco di quel barcone “Frizullo” “Firosillo”, insomma grande protezione E mentre un tumore se lo portava in un lampo Aveva l’aria scocciata come per un contrattempo C’è ancora una nave a Brindisi che il nero non inghiotte Che il buio non s’è mangiata, col suo passo sicuro Da lì qualcuno fissa i suoi occhi nello scuro Sentinella, sentinella a che punto resta la notte. Sentinella tu dimmi a che punto è stanotte. (a cura di Daniele Crotti)
Gli Amici di Dino Frisullo
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