Sono uscita in bicicletta, ma sono terrorizzata...
Andando in bicicletta si vede meglio la situazione tragica e fa realmente paura pedalare. Per tutelarsi hanno abbassato il limite di velocità a 30 km orari: ma i cittadini non devono e non vogliono essere raggirati
No, basta, è intollerabile, non si può più tacere, questa amministrazione Comunale se ne deve andare. Voglio parlare di come sono ridotte le strade del Comune di Perugia ed in particolare il tratto che va da Ponte Felcino a Villa Pitignano e che passa da Ponte Pattoli e tutte le altre frazioni fino ad arrivare al confine con il comune di Umbertide. Sono rientrata ora da una pericolosissima passeggiata in bicicletta; oggi mi sono fatta coraggio, mi sono assunte tutte le responsabilità e sono uscita, ma sono terrorizzata; ho rischiato più volte di finire sotto una macchina perché il tratto è altamente frequentato e la possibilità di prendere delle buche è altissima essendo impossibile schivarle tutte. Andando in bicicletta si vede meglio la situazione tragica e fa realmente paura pedalare. Da ingenua, lo scorso anno ho telefonato all’assessore competente; dopo vari tentativi abbiamo fissato un appuntamento. Sono andata e, vi giuro, è stato proprio deprimente: mi sembrava di parlare con persone che non vivono nel territorio, alle quali non importa proprio niente dell’opinione dei cittadini e dalla loro richiesta di aiuto. L’unica cosa che l’assessore mi ha detto e fatto vedere è stata una delibera fatta, a suo tempo, per gli interventi di manutenzione delle strade, dicendo che in alcune zone del comune erano già intervenuti e che prestissimo si sarebbero occupati della zona che io gli ho rappresentato. E’ passato del tempo e non ho visto nessuna lavoro se non qualche intervento più pericoloso delle buche e cioè riempirne alcune, le più profonde con una palata di catrame e per tutelarsi hanno abbassato il limite di velocità a 30 km orari, così il Comune è a posto, è intervenuto. Questo atteggiamento è nocivo come e più delle buche: i cittadini non devono e non vogliono essere raggirati (ho scritto raggirati, ma si legge in altro modo). Questo è quello che succede con le biciclette; con le auto si rischia di meno come integrità fisica, ma si fanno contenti i carrozzieri, i meccanici ed i rivenditori….
Daniela Rosati
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