Coordinamento regionale Umbria Rifiuti Zero: mobilitazione a Perugia
"Difesa dell'ambiente, del territorio e della salute" le priorità per i promotori della manifestazione svoltasi di fronte alla sede del Consiglio regionale
(da https://www.umbriaradio.it/coordinamento-regionale-umbria-rifiuti-zero-mobilitazione-a-perugia/?fbclid=IwAR353x0bOeynMv-1eUqlRNWvo_q-Krew4tRO0mvM2sjn0YDcoXMWHWV8t0Y)
PERUGIA- Mobilitazione a Perugia del coordinamento regionale Umbria Rifiuti Zero, a difesa dell’ambiente, del territorio e della salute. Questo, soprattutto in un momento decisivo per il futuro dei rifiuti dell’Umbria, cittadini e territori solidali e uniti si sono mobilitati per una battaglia comune. Chiedendo anche la riattivazione immediata del Registro tumori. E’ quanto è stato ribadito nel corso della manifestazione svoltasi nel capoluogo umbro nel primo pomeriggio di sabato 24 aprile, di fronte a Palazzo Cesaroni, sede del Consiglio regionale dell’Umbria, con alcuni interventi e cartelli, dai promotori dell’iniziativa, a cui hanno aderito alcuni comitati umbri e associazioni ambientaliste. Oltre a Perugia, in piazza Italia, si è manifestato contemporaneamente anche a Terni, Gubbio e Spoleto. “Una mobilitazione, per chiedere l’adozione di un nuovo Piano regionale che vada in direzione della sostenibilità e dell’economia circolare -ha spiegato Annarita Guarducci, presidente del coordinamento Umbria Rifiuti Zero- ovvero quella indicata dalle nuove politiche europee che punta sulla transizione ecologica. Attualmente nel piano che la Regione sta predisponendo di circolare non c’è niente e per questo chiediamo di cambiarlo con piano regionale rifiuti zero. Da un anno -ha aggiunto la presidente- comitati e associazioni stanno presentando una proposta alternativa centrata sulla riduzione dei rifiuti, l’estensione del porta a porta, e nuovi piccoli impianti per il recupero di materia dall’indifferenziato”. Decine di associazioni, come è stato sottolineato anche nel corso della mobilitazione, hanno sottoscritto la proposta, insieme a diversi sindaci. Agli impianti per fare combustibile solido secondario (Css) nel piano della Regione Umbria, ad incenerimento e discariche i manifestanti ribadiscono quindi il loro no, soprattutto dopo l’annuncio del documento umbro presentato al Governo relativo al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il coordinamento Umbria Rifiuti Zero, nato nel 2012, vede la partecipazione di trenta associazioni operanti sul territorio regionale, intorno alla necessità condivisa di approfondire e acquisire competenze sul ciclo integrato dei rifiuti.
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