San Prospero: la Soprintendenza blocca i lavori
In attesa di accertamenti sulle opere idriche venute alla luce
Avevamo documentato, qualche giorno fa, come gli scavi per la costruzione del parcheggio a ridosso delle strutture medievali di San Prospero avessero rimosso la copertura di alcuni cunicoli, probabilmente adduttori delle cisterne che caratterizzano l’area e ben note a tutti. Non si tratta certamente di condotte fognarie, ma di acque bianche, originate da vene sotterranee della zona. Per questo da venerdi la Soprintendenza ha fermato i lavori, sia per accertare la natura dei manufatti, sia poi per ridefinire il progetto e dare indicazioni sulla sistemazione e valorizzazione delle opere. Rimangono le forti perplessità circa un progetto che non sembra aver tenuto conto della presenza delle opere idrauliche in questione, pur note in mappa anche se sotterranee; non erano infatti le piante selvatiche a nascondere le opere stesse, ma il terreno che le copriva, cioè la superficie ortiva nota fin dal Rinascimento. Ora gli orti storici sono definitivamente spianati e sconvolti, e per il parcheggio sarà necessario ridefinire il progetto: il tutto non favorisce il dissiparsi delle perplessità e delle contrarietà al progetto, di cui il quartiere non ha mai avvertito la necessità e che si configura sempre di più un’opera pubblica eseguita su un terreno privato, a esclusivo vantaggio di quest’ultimo. Sarebbe questo il contratto di quartiere? Tra chi è stato stipulato, se il quartiere non ne sapeva nulla?
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