Angelo o demonio? Dibattito sul referendum elettorale
Giovedì 21 maggio
Associazione Lettere Riformiste Altiero Spinelli Perugia Angelo o demonio? Dibattito sul referendum elettorale Giovedì 21 maggio
Ore 17,30
Sala della Partecipazione del Consiglio regionale
Dibattiamone insieme con: prof. Giovanni Guzzetta, Università di Roma Tor Vergata prof. Mauro Volpi, Università di Perugia coordina Lorella Mercanti Cari amici, vi invitiamo al dibattito sul referendum elettorale che LettereRiformiste ha organizzato insieme a Libertà e Giustizia per giovedì 21 maggio alla Sala partecipazione di palazzo Cesaroni. L'incontro non avrà un taglio informativo ma sarà centrato sulle ragioni del sì e le ragioni del no, in rapporto alla recente evoluzione del dibattito che ha visto le forze politiche della sinistra (oltre a quella della destra) differenziarsi sul voto per ragioni di prospettiva cioè di strategia. Le rispettive ragioni saranno esposte da Giovanni Guzzetta per il sì, e da Mauro Volpi per il no. Le loro qualifiche sono riportate nell'invito. Scopo dellincontro è di suscitare una discussione dal basso; pertanto per liberare gli oratori dallonere di spiegare per l'ennesima volta i quesiti e allargare invece il tempo a disposizione del pubblico, alleghiamo una sintesi predisposta dal comitato per il referendum, depurata da valutazioni di merito. Inutile dire che le "ragioni" per il sì o per il no avranno un valore solo se si supererà il quorum del 50% del corpo elettorale, per cui la condizione sine qua non è che si vada a votare. Il dibattito sarà coordinato da Lorella Mercanti, già animatrice del movimento dei cittadini per lUlivo di Perugia. Contiamo di vedervi numerosi Gianni Barro e Renzo Campanella
Perugia, 14 maggio 2009 Referendum sulla legge elettorale. Sintesi descrittiva dei tre quesiti abrogativi 1° e 2° quesito: premio di maggioranza alla lista più votata (e non più alla coalizione) e innalzamento della soglia di sbarramento Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Tale premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. Esso è attribuito alla “singola lista” o alla “coalizione di liste” che ottiene il maggior numero di voti. Il 1° ed il 2° quesito (valevoli rispettivamente per la Camera dei Deputati e per il Senato) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste. In caso di esito positivo del referendum, la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Un secondo effetto del referendum è il seguente: abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero anche innalzate le soglie di sbarramento. Per ottenere rappresentanza parlamentare, cioé, le liste debbono comunque raggiungere un consenso del 4 % alla Camera e 8 % al Senato. In sintesi: la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, le liste minori ottengono comunque una rappresentanza adeguata, purché superino lo sbarramento. All’esito dell’abrogazione, resteranno comunque in vigore le norme vigenti relative all’indicazione del “capo della forza politica” (il candidato premier) ed al programma elettorale. 3° quesito: abrogazione delle candidature multiple Oggi esiste la possibilità di candidature in più circoscrizioni. Il candidato eletto in più luoghi (il “plurieletto”) optando per uno dei vari seggi ottenuti, permette che i primi dei candidati “non eletti” della propria lista in quella circoscrizione gli subentrino per cooptazione nel seggio al quale rinunzia. Nell’attuale legislatura questo fenomeno coinvolge circa 1/3 dei parlamentari che di fatto sono scelti dopo le elezioni da chi già è stato eletto.. Un esempio macroscopico di cooptazione! Con l’approvazione del 3° quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato.
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