È morto Franco Bozzi
Scrisse che uno dei suoi pregi era “ricordare che al successo, alla carriera e all’arrampicata personale qualcuno ha preferito in passato l’impegno a crescere insieme, e la coscienza di compiere il proprio dovere verso se stessi e verso gli altri”
Insegnante, storico era Socio Onorario della nostra Società alla quale ha dimostrato tante volte di essere vicino, ricordiamo con gratitudine la discreta attenzione e lo spirito da maestro con cui si dedicò al libro di Gianluca D’Elia su Guglielmo Miliocchi. Nella prefazione a quel volume Franco scrisse che uno dei suoi pregi era “ricordare che al successo, alla carriera e all’arrampicata personale qualcuno ha preferito in passato l’impegno a crescere insieme, e la coscienza di compiere il proprio dovere verso se stessi e verso gli altri”. Crediamo che lui come animatore culturale della nostra città si sia mosso seguendo questo solco organizzando conferenze, in particolare con il Circolo Porta Santa susanna, sulla storia e personalità regionali sempre cercando di mettere in evidenza le altre e gli altri più che se stesso.
Era di origine marchigiana; spesso parlando di Perugia, quasi a scusarsi, iniziava dicendo “io non sono nato qui…”: ma era uno dei tanti esempi di non perugini “autoctoni” che amano Perugia più di tanti “indigeni”. I suoi tantissimi libri, saggi, articoli e le sue innumerevoli conferenze su Perugia, l’Umbria, il nostro Risorgimento lo dimostrano (è stato lui, per esempio, che ha individuato la bandiera italiana dell’internazionalista Alessandro Igi che custodiamo nella nostra sede come una bandiera che sventolò nelle barricate della Repubblica Romana). Socialista storico, è stato esponente dell’anima meno correntizia e più libertaria di quel partito. Nell’esprimere condoglianze ai suoi familiari ricordiamo Franco con affetto e gratitudine per quanto ha fatto per la “Società operaia” e per Perugia.
Società Generale di Mutuo Soccorso fra gli Artisti e gli Operai di Perugia
|