Concorso Rina Gatti 2020
per un racconto sull’universo femminile con tema privilegiato su vicende legate ad epidemie ed emergenze del presente e del passato iniziative in memoria di Rina Gatti
Alla scadenza del 30 settembre si è chiuso il bando della Quarta Edizione del Concorso Nazionale Letterario per racconti brevi intitolato alla memoria di Rina Gatti, che raccoglie opere ispirate all’infinita tematica dell’universo femminile. Edizione 2020 di particolare significato grazie alla coincidenza dei 20 anni dalla pubblicazione di Stanze vuote, il primo romanzo dell’autrice umbra che le ha dato notorietà in Italia e all’estero. La manifestazione, promossa dall’Associazione “Europa Comunica” insieme al figlio di Rina Gatti, Giovanni Paoletti, e alla Bertoni Editore con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, della Consigliera di Parità della Provincia di Perugia e del Polo Museale dell’Umbria, ha confermato la sua capacità di attrarre l’interesse di autori di ogni regione d’Italia e ha quasi raggiunto il record della scorsa edizione come numero di racconti messi in concorso. Sono infatti 168 i racconti tra i quali saranno scelti i vincitori ed i selezionati per la pubblicazione, gli autori provengono da 61 diverse provincie italiane e 840 sono le pagine in totale che i Giurati dovranno leggere per definire poi la classifica. In questa edizione il bando invitava a scrivere non solo storie di donne ma anche a coniugare il tema con la situazione sociale creatasi in questo anno di pandemia e quindi, per chi avesse voluto, ambientare le storie in una situazione di emergenza paragonabile a quella che stiamo vivendo. Non solo quindi la riflessione sulla parità di genere e sulle strade da percorrere, o quelle ancora sbarrate, per raggiungerla, ma anche il modo femminile di affrontare situazioni di emergenza e tensione, usando la scrittura per far emergere vicende e narrazioni che andrebbero altrimenti perdute. Il bando dell’edizione 2020 riportava a questo proposito un significativo estratto dal libro “Stanze Vuote, addio” con una confessione dell’autrice Rina Gatti che si riferisce proprio all’ambiente sanitario: “Non era un lavoro normale e io non potevo pensare che fosse possibile farlo come un normale lavoro. Mi sono resa così conto alla fine che io avevo dato tanto a tutti miei assistiti ma che avevo anche tanto ricevuto da loro; per meglio poter apprezzare il dono della vita dovremmo tutti avere il coraggio di dare conforto, almeno una volta, a qualcuno che la vita sta lasciando.” Tra poche settimane si saprà quale autore affiancherà quindi i vincitori delle passate edizioni: nel 2017 Maria Concetta Preta di Vibo Valentia con il racconto “La salamandra”, nel 2018 Gisella Broggini di Varese con il racconto “L’attesa delle crisalidi” e nel 2019 Lorenza Negri di Firenze con il racconto “Anja” al quale il premio non è stato ancora consegnato a causa della sospensione per la prima emergenza Covid. I racconti premiati e quelli selezionati faranno parte dell’annuale antologia che raccoglie i migliori concorrenti di ogni edizione, dal titolo “Vi parlerò di lei” pubblicata da Bertoni Editore. A chiusura di questa prima parte della manifestazione letteraria sarà decisa, in base alle condizioni generali e alle limitazioni dovute all’emergenza, la data della Premiazione che vedrà unificate in un unico evento le edizioni 2019 e 2020. La cerimonia avrà luogo nelle sale del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria alla presenza di personalità e rappresentanti delle istituzioni patrocinanti. Nell’attesa, auguri di buon lavoro alla Giuria del Concorso presieduta da Luciano Lepri e composta da: Lucia Magionami, Gemma Paola Bracco, Giovanna Pietrini e Barbara Lumaca.
Associazione di Promozione Sociale “Europa Comunica"
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