Sicurezza, decoro, vendita di bevande ed utilizzo delle maschere: emesse due ordinanze dalla polizia locale. L'assessore: "Atti necessari a tutela della vivibilità urbana".

Quando un comune, come succede al nostro, è costretto ad emanare ordinanze sopra ordinanze, anche per questioni di lapalissiana ovvietà come l’abbandono delle lattine e delle bottiglie (vuote), vuol dire solo che non è capace di fare in modo che ciò avvenga per ordinaria amministrazione!

Poi, con tutto il rispetto possibile, vorrei far notare all’assessore alla sicurezza Luca Merli, il quale ne fa una questione che riguarda solo il centro storico, che nella periferia della città, questa situazione è di ordine (purtroppo) normale e nessun politico del Comune si prende la briga di trovare il modo di sanare questa incresciosa e pericolosa situazione.

Ogni giorno, noi parchi, nelle vie ed in qualsiasi altro posto delle immediate periferie del centro, si trovano abbondanti contenitori di bevande sparsi dovunque, per ciò, se la politica comunale vuol fare cosa gradita ai suoi amministrati, dovrebbe cercare di organizzare un “tantinello” meglio la raccolta di questo tipo di rifiuti abbandonati; magari organizzando squadre di addetti della Gesenu che diano un occhio e raccolgano, dove sia necessario, questa immondizia.

Ma si sa che scrivere le ordinanze è meno impegnativo che agire nel territorio!

Giampiero Tamburi