La carta dei musei come imcentivo a frequentare il centro
Favoriva la consuetudine dei cittadini con il centro sulla spinta della cultura: il segnale dato è che i perugini al Centro sono più apprezzati se ci vanno come consumatori
C'è un aspetto che riguarda l'abolizione della carta “Perugia Città Museo”, carta annuale d'accesso ai musei, che mi pare non sia stato preso in considerazione mentre, a mio avviso, meriterebbe attenzione. Perugia è incistata da anni dentro un problema dal quale non riesce a venir fuori: l'eterno dibattito sulla crisi del centro storico e sul che fare per risolverla. “Annoso problema” come banalmente si dice alla cui risoluzione la carta “Perugia Città Museo” dava un suo contributo, perché essendo sempre più numerosi i Perugini che l'usavano e, tranne l'Ipogeo dei Volumni, trovandosi i luoghi nei quali consentiva l'ingresso nel cuore della città è ovvio che contribuiva alla frequentazione del centro storico cittadino. Un luogo abitato è in salute e salutare per chi lo vive se le persone lo frequentano per motivi diversi; e la carta “Perugia Città Museo” piccolo o grande che fosse il contributo che dava faceva la sua parte per favorire familiarità tra perugini, musei e il luogo che li ospita. Aver trascurato che favoriva la consuetudine di una parte di cittadini con il centro più antico della loro città sulla spinta della cultura rendendogliela meno distante e più popolare sono, a mio avviso, gli aspetti più sconfortanti della vicenda che ha portato all'annullamento della Carta dei musei. Perché andavano incentivati, non depressi com'è stato fatto. La cosa amareggia dal momento che, anche se non voluto, il segnale dato è che i perugini al Centro sono più apprezzati se ci vanno come consumatori di merci (in particolare di cibo e la sosta selvaggia a Perugia, non a caso, nasce da questo) non da “consumatori” di cultura come la carta “Perugia Città Museo” consentiva. Mi pare che anche per aiutare il centro storico a stare in salute l'Amministrazione e il Consiglio comunale debbano prendere la situazione in mano attivandosi per restituire rapidamente alla città una carta dei musei che comprenda quelle istituzioni culturali che ne vogliono far parte e sentano di dare il loro contributo non solo alla frequentazione dei musei ma anche del Centro storico della città.
Vanni Capoccia
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