La Distilleria Di Lorenzo e dintorni-Bis
E' evidente che lo spostamento degli impianti non è assolutamente previsto. Purtroppo le cattive volontà continuano indipendentemente dalle maggioranze politiche alla guida del comune
La nota sull’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Civico “I Mulini di Fortebraccio” tenutasi a Ponte Valleceppi il 13 gennaio scorso, affronta per l’ennesima volta il problema della Distilleria Di Lorenzo che, cresciuta sulla riva destra del Tevere, condiziona ambiente e qualità della vita. All’assemblea non era presente il primo cittadino anche se ufficialmente invitato. Da un’analisi dei fatti è evidente che lo spostamento degli impianti non è, contrariamente a quanto discusso, assolutamente previsto. Quindi il problema verrà rinviato alle future generazioni malgrado le proteste della popolazione sostenute energicamente dal Comitato. Purtroppo le cattive volontà continuano indipendentemente dalle maggioranze politiche createsi alla guida del comune di Perugia. Con queste ovviamente resistono anche le solite coperture politiche. Se si pensa che il problema è stato denunciato circa quaranta anni fa con una maggioranza di sinistra mentre l’ultima maggioranza di destra si è chiusa con l’impegno pubblico dell’apertura di un tavolo per confrontare le diverse esperienze che alla fine non ha trovato alcun “falegname” ad allestirlo. Così l’assenza del sindaco è una riprova inconfutabile. Il convitato di pietra resta quel progetto di realizzazione di un parco fluviale comunale che recuperi la dignità del fiume e lo difenda da tutte le speculazioni fondiarie. Adesso secondo logica gli amministratori presenti all'assemblea dovrebbero finalmente superare il proposito di una adesione e di un sostegno approssimativo presentando l’intera questione in consiglio comunale per aprire finalmente quel patto sociale auspicato sulla definitiva risoluzione del problema.
Lauro Ciurnelli
|