Per i diritti umani, per dire grazie a Piero Terracina
Il 10 dicembre all'Università per Stranieri
I Diritti Umani sono quei diritti che non possono essere negati a nessun essere umano in qualunque parte del Mondo viva. In qualche maniera sono la trasposizione in articoli e laica di un valore evangelico “Ama il prossimo tuo come te stesso” che non vuol dire come pensano i sovranisti ama le persone a te più vicine, ma considera ognuno al mondo come vicino a te e te stesso a partire dai più bisognosi. Se esiste una Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è perché negli anni dell'immediato dopoguerra il mondo aveva davanti agli occhi il suo prossimo: i sopravvissuti nei campi di concentramento: ebrei, zingari, omosessuali... Uno di questi sommersi e salvati si chiamava Piero Terracina, ebreo romano unico sopravvissuto della sua famiglia ad Auschwitz che con tenacia e comunicatività non s'è mai stancato di raccontare, anche con il suo corpo mostrando il numero che aveva tatuato nel braccio quasi con orgoglio. Piero Terracina è stato più volte a Perugia instaurando con la città - in particolare con i giovani studenti perugini che rimanevano colpiti dal modo e dal sorriso da nonno buono con il quale si rivolgeva loro - un legame d'affetto che Perugia ha contraccambiato consegnandoli prima Il "Baiocco", poi facendolo suo "Cittadino onorario". Domani a Perugia ricorderemo alle 17.00 la Dichiarazione dei Diritti Umani nell'Aula Magna dell'Università per Stranieri. Un luogo dove s'incontrano e studiano giovani di ogni angolo del Mondo, da dove poi andremo con una fiaccolata in Piazza IV Novembre: altro luogo che ha visto, vede, e vedrà tanti giovani di ogni parte del Mondo incontrarsi. Verrà letto un messaggio di Liliana Segre e verrà ricordato il concittadino onorario Piero Terracina rivolgendo a entrambi un pensiero pieno di gratitudine e affetto
Vanni Capoccia
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