Un venerdì per il futuro
Le vie di Perugia piene di ragazzi e ragazze che reclamano il futuro per loro (e per il pianeta)
Una bella manifestazione ieri a Perugia come in tante altre città italiane e del mondo: una mobilitazione così vasta non si vedeva dalle grandi lotte contro la guerra dei primi anni del secolo. Non mancano le contraddizioni, certo. A cominciare dalla rincorsa delle istituzioni e dei mezzi di massa, che ha finito per diventare incitamento e ricerca di consenso. Ma nessun movimento è privo di contraddizioni, ed è meglio che le istituzioni rincorrano e cerchino il consenso su questi temi, piuttosto che sull'odio, sulla chiusura, sulla miope contrapposizione nazionalista. Belli e allegri gli slogan. Forse un po' troppi i cartelli in inglese: saranno il segno di un sentimento generale, universale, o solo il segno di un allineamento, di una ripetizione acritica di slogan? Per questo, mi pare che i cartelli più originali e divertenti siano sempre quelli inventati dalla creatività locale: come questo, bellissimo, della foto. (foto da fb, di Mario Paolini)
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