Perugia ha perso un intellettuale
Aveva un suo blog dove scriveva di poesia e raccontava le sue esperienze e i suoi incontri siciliani e, soprattutto, era una delle persone più attive in Micropolis, dove si aveva la possibilità di apprezzare la sua capacità di analisi, il livello intellettuale e lo stile da giornalista di qualità
Ho appena saputo della morte in Sicilia di Salvatore Lo Leggio. Un intellettuale comunista che aveva iniziato la sua militanza politica in Sicilia, terra d'origine con la quale non ha mai perso i legami, avendo avuto la possibilità d'incontrare e confrontarsi con non pochi dei grandi politici e intellettuali di quella regione. Per poi trasferirsi in Umbria dove ha insegnato e svolto attività politica nel Pci, è stato consigliere comunale a Bastia, fino alla svolta di Occhetto. Anche se condividevamo da sempre una militanza nella sinistra ho avuto modo di frequentarlo con una certa assiduità e consolidare un'amicizia solo negli ultimi anni per altri motivi. Grazie ad Aldo Capitini collaborando con Lanfranco Binni per iniziative legate al nonviolento filosofo della compresenza, e alla poesia che amavamo entrambi ma che lui conosceva molto meglio e molto più di me. Con Cesare Barbanera gli chiedemmo di parlare alla “Società operaia” della poesia di Walter Cremonte - ora Walter sarà sommerso dal dolore - che fece dimostrando non solo di conoscerla a fondo ma di saper entrare nel profondo dei testi poetici. Aveva un suo blog dove scriveva di poesia e raccontava le sue esperienze e i suoi incontri siciliani e, soprattutto, era una delle persone più attive in Micropolis, fascicolo mensile allegato a "Il Manifesto", dove si aveva la possibilità di apprezzare la sua capacità di analisi, il livello intellettuale e lo stile da giornalista di qualità. Perugia ha perso un intellettuale, io un amico e un compagno e sento che da oggi sarò molto più povero.
Vanni Capoccia
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