500 firme per la Villa del Cardinale
I cittadini propongono l’avvio di un ecodistretto, che metta un freno ai principali fattori di rischio ambientale e favorisca le imprese del territorio indirizzate all’economia circolare
500 FIRME RACCOLTE con Petizione civica e inviate al Ministro per i Beni e le Attività Culturali per la tutela e la valorizzazione della Villa del Colle del Cardinale e dell’area circostante, che interessa I Comuni di Perugia, Corciano, Magione, Passignano e Umbertide, minacciata dalle presenze incombenti della cava di inerti di Monte Petroso (dove si sta autorizzando lo scavo con l’uso degli esplosivi) e della discarica rifiuti di Borgogiglione (ancora in attesa dei lavori per la messa in sicurezza) e dall’intenso via vai dei camion a ridosso del muro di cinta e del cancello d’ingresso. Sull’argomento è stata recentemente presentata anche un’Interrogazione parlamentare. I cittadini propongono l’avvio di un ecodistretto, che metta un freno ai principali fattori di rischio ambientale e favorisca le imprese del territorio indirizzate all’economia circolare e al rispetto di Madre Terra. Il testo della Petizione: PERUGIA, LA VILLA DEL COLLE DEL CARDINALE HA BISOGNO DI CURA! La Villa del Colle del Cardinale, costituita dal fabbricato principale, dagli altri fabbricati, dal giardino, dal parco, dai nuclei circostanti e dalla campagna attorno nel corso di oltre un secolo è stata sottoposta a tutela con numerosi provvedimenti, che riconoscono l’importante interesse pubblico sotto il profilo architettonico, storico, artistico, archeologico e paesaggistico. L’anno scorso il Polo Museale dell’Umbria ha garantito un’attività culturale molto vivace e partecipata nella Villa, grazie all’apertura ordinaria almeno nei fine settimana nell'arco dei mesi definiti dall'ora legale. In assenza dell’impianto di riscaldamento, è difficile aprire al pubblico tutto l’anno, anche solo per convegni o altre iniziative culturali; ma è la mancanza di parcheggi e del doveroso riconoscimento della presenza museale da parte del Comune di Perugia ad aumentare gli ostacoli ed i pericoli, legati soprattutto al traffico dei mezzi pesanti. I nuovi progetti di sviluppo della vicina cava inerti in loc. Monticchio - Monte Petroso, fino alla richiesta di "modifica delle tecniche di coltivazione mediante l'impiego di esplosivi”, con il conseguente intenso e pericoloso transito di camion lungo la strada Sant’Antonio-Belveduto, a lambire il muro di cinta della Villa e la stessa cancellata d’ingresso, hanno aumentato i rischi ambientali e paesaggistici nell’intera area e i danni al complesso monumentale. Lo stesso dicasi per la discarica di Borgogiglione, ancora in attesa di una soluzione per la manifesta instabilità in situazione sismica. Su quest’area a nord di Perugia si continuano a scaricare scelte sconsiderate e contraddittorie di amministratori regionali e comunali, succubi di poteri e progetti che privilegiano l’interesse privato e di breve periodo, definendolo “valorizzazione e sviluppo del territorio”. Mentre associazioni e cittadini da anni si battono, inascoltati, per una diversa valorizzazione delle risorse paesaggistiche, culturali, economiche e contro lo stravolgimento ambientale determinato da quegli interventi. I sottoscritti cittadini, quindi, esprimono forte contrarietà al Progetto "Modifica delle tecniche di coltivazione mediante l'impiego di esplosivi” nella cava di Monticchio - Monte Petroso, Comune di Perugia, attualmente al vaglio degli Uffici Regionali, e si appellano al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e agli Amministratori locali, chiedendo a ciascuno, secondo le rispettive specifiche competenze e responsabilità: • attenzione e sostegno finanziario per i necessari lavori conservativi e per sviluppare le potenzialità della Villa del Colle del Cardinale; • limitazione e controllo del transito dei camion lungo la strada S. AntonioBelveduto e un Piano di caratterizzazione delle matrici ambientali dell’intera area; • attento esame delle potenzialità del territorio e l’avvio di un eco-distretto secondo i principi dell’economia circolare e nel rispetto di Madre Terra.
Osservatorio Borgo Giglione
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