È tramontato in Umbria il sol dell'avvenire?
Un augurio elettorale: si ritorni alla politica come servizio e non come raggiungimento di un successo miseramente personale che non ha futuro
Le vicende, che stanno travolgendo la sanità pubblica regionale fino a costringere la governatrice a rassegnare irrevocabili dimissioni, tanto che si prevedono elezioni anticipate in autunno, sono condannabili senza ricorrere ad equilibri legali. Le responsabilità colpiscono soprattutto una forza politica erede più o meno diretta di quel partito che raggiunse il momento storico più fecondo avendo fatto della diffusione della questione morale una specie di missione. Eppure oggi vediamo che il fenomeno corruttivo è molto diffuso anche nelle periferie come la nostra, e stando alla stampa, dove agiscono seguaci di politici disonesti della città capoluogo. Tanto da distruggere anche quella ricerca di un impegno libero e democratico in un passato i cui risultati sono ancora visibili, ma sempre più lontani. Così, ad esempio anche la nostra principale ricchezza, il paesaggio, è esposta ad interessi speculativi fondiari senza che nessuno abbia la forza di ribellarsi. Rimane un augurio elettorale a che si ritorni alla politica come servizio e non come raggiungimento di un successo miseramente personale che non ha futuro.
Lauro Ciurnelli
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