Anche se quello che sta emergendo dalla gestione della sanità pubblica in Umbria è difficile da accettare e non permette un clima sereno e democratico nel confronto tra le forze politiche.
Anche il gioco delle tante liste civiche è un po’ sospetto.
Una di queste ha voluto, finora, distinguersi dalle altre, presentandosi pubblicamente in un’assemblea nel Cva di San Martino in Campo dove erano presenti anche il presidente del centro socio culturale “il Gabbiano” e della Pro Loco di Santa Maria Rossa. La denominazione della lista è “Perugia partecipata” con la candidatura di Marco Mandarini che, come citano le sue note anagrafiche, “ha una vita passata nel mobilificio familiare coltivando sempre la passione per la politica”. E il cui cognome ricorda quello di un passato governatore dell’Umbria. Il programma elettorale spazia su diversi interessi, ovviamente quello centrale è il messaggio alla realizzazione della completa partecipazione attiva del cittadino al governo della cosa pubblica attraverso l’istituzione dei “laboratori di cittadinanza” su base volontaria e gratuita, la diffusione dei “patti di collaborazione con i cittadini” e l’adozione di un “patto di partecipazione per la definizione del “bilancio comunale partecipativo”.
Si ricorderà che la realizzazione dei comitati di quartiere e successivamente delle circoscrizioni sono state operative già alcuni anni fa e furono abolite con i limiti demografici stabiliti per legge anche se sotto forma un po’ opzionale.
Comunque va aggiunto che nel corso dell’incontro dal dibattito vale la pena ricordare come siano state presentate molto opportunamente le tante difficoltà in cui versano oggi i centri socio culturali comunali con la nuova amministrazione risultata dalle ultime consultazioni.

Lauro Ciurnelli