Povera loggia di San Severo
A Perugia è già iniziata la campagna elettorale per il Comune, i candidati dovranno confrontarsi sull'idea di città che non potrà prescindere dall'idea del Palazzo dei Priori che hanno e da cosa pensano di questo suo quotidiano utilizzo
A Perugia in questi giorni i perugini hanno visto con orgoglio che il Palazzo dei Priori è stato utilizzato per alcune scene dello sceneggiato televisivo tratto da “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Questo, tuttavia, non deve far dimenticare che ben altro è lo scopo per il quale il Palazzo Comunale è stato costruito: non fondale scenografico, o location, per sceneggiati ma per essere simbolo e cuore pulsante del Comune, luogo di vita e di senso nel quale un'intera si riconosce. E tuttora è così grazie al Consiglio Comunale e la Giunta comunale che vi si riuniscono, all'uso appropriato della Sala dei Notari , alla Galleria Nazionale dell'Umbria unica in Italia ospitata in un Palazzo Comunale. È per questo che fa male al cuore vedere che ogni giorno il Palazzo dei Priori è imbruttito dal parcheggio selvaggio davanti alla Loggia di San Severo con i suoi pregiati capitelli del 1339, opera del maestro Vester Zutii di Porta San Pietro, che sfoggiano orgogliosamente il Grifo perugino. Loggia e capitelli hanno tante storie da raccontare, andrebbe adeguatamente ripulita e lasciata a disposizione dei turisti e dei perugini; non scempiata dal parcheggio abusivo, considerata riparo per scooter e balle per l'edilizia lasciate lì da parecchio tempo. A Perugia è già iniziata la campagna elettorale per la guida del Comune, i candidati dovranno confrontarsi sulla rispettiva idea di città che non potrà prescindere dall'idea del Palazzo dei Priori che hanno e da cosa pensano di questo suo quotidiano utilizzo.
Vanni Capoccia
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