Vo 'n piazza
Perugia ha urgentemente bisogno di una politica per le piccole cose. A proposito di piazza Lupattelli
. Ogni PIAZZA è nata per ospitare ATTIVITÀ di VITA CIVILE e CULTURALE. La PIAZZA è il principale “LUOGO della SOCIALITÀ”. Rappresenta, da sempre, la prima occasione di incontro fuori casa. In perugino per dire ESCO si dice “VO ‘N PIAZZA”. È incredibile che tali luoghi abbiano finito col diventare informi ammassi di automezzi in sosta selvaggia. Troviamo ovunque marmitte, parafanghi, carburatori. Le piazze Perugine devono tornare ad essere il salotto in cui ritrovarsi. Devono tornare ad emettere gli ANTICHI SUONI della CITTÀ VIVA. Con una semplice POLITICA delle PICCOLE COSE si potrebbe provvedere a rianimare, con poca spesa, le CENTO incantevoli PIAZZE di PERUGIA, in cui si possa di nuovo respirare L’ARIA di CITTÀ! A proposito di PIAZZA DOMENICO LUPATTELLI, non a caso intitolata a questo nostro concittadino che sapeva bene interpretare il valore del PENSIERO e dell’AZIONE, sarebbe bello, opportuno, coerente e per niente dispendioso farle riacquisire il suo ruolo originario di luogo importante per scambi, per incontri e occasioni di vita cittadina. Niente di più facile, per recuperare l’ANTICA VOCAZIONE, che organizzare MERCATI di vario genere, a rotazione settimanale, con vendita/baratto di libri, fumetti, prodotti orto-frutticoli, fiori, mostre di arte e artigianato, musica (compreso il jazz), teatro. Cose già felicemente sperimentate, ma che per essere ripristinate, necessitano del supporto attivo delle ISTITUZIONI, esentasse. BASTA VOLERLO. Le macchine assediano le piazze perché manca una vera POLITICA della SOSTA. Per sconfiggere la dittatura del traffico delle “lamiere gommate” non ci sono scorciatoie. Più che un PROGETTO serve una SFIDA. Una sfida all’attuale modello di città disordinato e indegno, rigido e oscurantista. Con pochi sforzi e poca spesa i parcheggi, intesi come servizio al cittadino, andrebbero collocati in aree idonee impedendo così l’utilizzo “SELVAGGIO” degli SPAZI PEDONALI. Nel BORGO di PORTA S.ANGELO, autorevoli Associazioni quali ITALIA NOSTRA, l’ASSOCIAZIONE per i DIRITTI del PEDONE e VIVI IL BORGO, individuarono fin dagli anni Ottanta, per risolvere il problema parcheggi, tre aree a basso impatto, in grado di soddisfare residenti e non, senza intasare, congestionare, inquinare la quotidianità di chi ci abita e di chi ci lavora. Ecco le tre aree adatte a parcheggio dignitoso e corretto, mai realizzate: 1. Borgo Alto. Area sotto Monteripido, lungo la strada del rio. Posizione discreta. Utile anche per le attività della Biblioteca di S. Matteo degli Armeni; 2. Borgo Medio. Area tra sede Adisu e la Casa della Studentessa. Accesso da via Zeffirino Faina. Possibile parcheggio veloce. Adeguata riapertura di un passaggio pedonale già esistente in via Benedetta; 3. Borgo Basso. Area sotto il complesso monumentale di S. Agostino. Ampliamento dell’esistente parcheggio. Non ci manca niente. È la POLITICA delle PICCOLE COSE a MANCARE !!!
Mauro Monella
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