L'ANGOLO DELLA POESIA
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute n.12 - maggio 2009
L’ANGOLO
DELLA POESIA
Letteratura,
citazioni e riflessioni a cura di Valentina Del Bello
Due citazioni da "Il figlio del farmacista" di Mario Tobino;
psichiatra, poeta e scrittore
"Sembra
un'ingiustizia osservare come gli scienziati, gli uomini dotti in
genere, si preoccupino tanto per ricercare le cause delle malattie,
per scoprire le origini, le leggi, per trovare tante belle notizie,
che poi trovano, ma non si preoccupano per nulla del fatto che tanti
disgraziati fanno le poesie."
"Che
alcuni giovani scrivano delle poesie anche questo è un mistero.
Potrebbero sorridere a chi gli vuol bene, amare il proprio mestiere,
essere cittadini benvoluti e rispettati, e, invece, per questa
poesia, occhi cerchiati di febbrile amore, gioia smodata e tristezze
ignote, smanie di non si sa che cosa, sogni e sogni che
s'imbrogliano: disperato inutile te cercare o poesia, abbandonando la
realtà".
"Il
dolore" da "Il Profeta" di Gibran Khalil Gibran
E
una donna disse: Parlaci del Dolore.
E
lui disse: Il dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la
vostra conoscenza. Come il nocciolo del frutto deve spezzarsi
affinché il suo cuore possa esporsi al sole, così voi dovete
conoscere il dolore. E se riusciste a custodire in cuore la
meraviglia per i prodigi quotidiani della vita, il dolore non vi
meraviglierebbe meno della gioia; Accogliereste le stagioni del
vostro cuore come avreste sempre accolto le stagioni che passano sui
campi. E veglieresti sereni durante gli inverni del vostro dolore.
Gran
parte del vostro dolore è scelto da voi stessi. È la pozione
amara con la quale il medico che è in voi guarisce il vostro
male. Quindi confidate in lui e bevete il suo rimedio in serenità
e in silenzio. Poiché la sua mano, benché pesante e rude, è
retta dalla tenera mano dell'Invisibile, E la coppa che vi porge,
nonostante bruci le vostre labbra, è stata fatta con la creta che il
Vasaio ha bagnato di lacrime sacre.
"Sulla
gioia e sul dolore" da "Il Profeta" di Gibran Khalil
Gibran
Allora
una donna disse: Parlaci della Gioia e del Dolore. E lui rispose:
La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera, E il
pozzo da cui scaturisce il vostro riso, è stato sovente colmo di
lacrime. E come può essere altrimenti? Quanto più a fondo
vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere. La coppa
che contiene il vostro vino non è forse la stessa bruciata nel forno
del vasaio? E il liuto che rasserena il vostro spirito non è
forse lo stesso legno scavato dal coltello? Quando siete felici,
guardate nel fondo del vostro cuore e scoprirete che è proprio ciò
che vi ha dato dolore a darvi ora gioia. E quando siete tristi,
guardate ancora nel vostro cuore e saprete di piangere per ciò che
ieri è stato il vostro godimento. Alcuni di voi dicono: "La
gioia è più grande del dolore", e altri dicono: "No, è
più grande il dolore". Ma io vi dico che sono inseparabili.
Giungono insieme, e se l'una siede con voi alla vostra mensa,
ricordate che l'altro è addormentato nel vostro letto. In verità
voi siete bilance che oscillano tra il dolore e la gioia. Soltanto
quando siete vuoti, siete equilibrati e saldi. Come quando il
tesoriere vi solleva per pesare oro e argento, così la vostra gioia
e il vostro dolore dovranno sollevarsi oppure ricadere.
“Prima
di tutto vennero a prendere gli zingari” di Bertold
Brecht
Prima
di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché
rubacchiavano.
Poi
vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano
antipatici.
Poi
vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero
comunista.
Un
giorno vennero a prendermi e non c'era rimasto nessuno a
protestare...
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