La megastruttura Ikea a Collestrada
La congestione e l'inquinamento ambientale aumenterebbero notevolmente e andrebbero a incidere negativamente su un'area già fortemente penalizzata, peggiorando ulteriormente la qualità della vita
La Perugia - Bettolle e la SS 75 si innestano sulla E45 tra Collestrada e Ponte San Giovanni, e la congestione che di conseguenza si genera in questo breve tratto della E45 è tale da determinare una situazione ai limiti del collasso, come è ampiamente noto a coloro, e sono tanti, che utilizzano questa parte così importante della rete stradale. Per i grossi ostacoli che pone alla circolazione locale e nazionale e per l'inquinamento ambientale che genera, la questione risulta di primaria importanza, come attestato tra l'altro da vari strumenti di programmazione come il "Piano Regionale dei Trasporti 2014/2024" che ritiene prioritario intervenire sul "Nodo di Perugia" - di cui fa parte il tratto della E45 tra Collestrada e Ponte San Giovanni - oppure l'"Atto di programmazione commerciale" del Comune di Perugia, che individua per lo stesso tratto un "valore dei flussi e degli inquinanti di fatto sempre sopra la capacità di assorbimento del sistema e con molteplici eventi di instabilità della circolazione" (livello rosso). Nell'"Area satura" adiacente è fatto divieto assoluto di insediare grosse strutture commerciali, a causa della loro elevata capacità di attrarre grossi volumi di traffico, che l'infrastruttura stradale non è in grado di assorbire. Nel prossimo futuro, alla prevedibile crescita del traffico a livello nazionale si dovranno aggiungere gli incrementi attesi a seguito della riqualificazione dell'itinerario E45 - E55 Orte - Mestre avviata nel 2016 da Anas spa (per 1,6 miliardi di euro) e della prossima ultimazione del Quadrilatero Marche - Umbria, i cui "rami" provenienti da Ancona (SS76) e da Foligno (SS75) riverseranno sempre più sul tratto considerato il traffico del quadrante marchigiano da e per Roma e Firenze. L'intervento definito Ikea, per i volumi aggiuntivi di traffico che è in grado di generare, sarà in grado di peggiorare significativamente gli incrementi di traffico sopra descritti ed è in palese contraddizione con le regole di salvaguardia indicate nell'"Atto di programmazione commerciale" del Comune di Perugia. Il previsto intervento sulla E45 da parte di Anas non sarà in grado di decongestionare il tratto della E45 tra Collestrada e Ponte San Giovanni indicato nell'"Atto di programmazione commerciale" del Comune di Perugia, per il semplice motivo che ne prende in considerazione solo una metà, quella a ridosso del previsto centro commerciale (raccordo E45 - SS75), disinteressandosi completamente dell'altra metà, quella più problematica che riguarda l'innesto al raccordo autostradale all'altezza di Piscille. L'intervento Anas così come previsto non è perciò assolutamente sufficiente, occorre che sia esteso a tutto il tratto Collestrada - Ponte San Giovanni, compreso il raccordo verso Piscille. L'enorme volume del previsto centro commerciale, tre volte più grande dell'attuale, richiede per essere realizzato di variare "ad hoc" il Piano Regolatore Generale. Una volta realizzato, tale volume andrebbe a rendere più densa un'area che sarebbe opportuno non edificare ulteriormente, anche per non compromettere eventuali esigenze future delle diverse infrastrutture che si concentrano nelle immediate vicinanze (linea ferroviaria Perugia - Ancona, Aeroporto internazionale dell'Umbria "San Francesco d'Assisi", Raccordo autostradale Perugia-Bettolle, E45/SS3bis Tiberina, SS 75 Centrale Umbra, SS 76 Perugia - Ancona). La congestione e l'inquinamento ambientale aumenterebbero notevolmente e andrebbero a incidere negativamente su un'area già fortemente penalizzata, peggiorando ulteriormente la qualità della vita.
Comitato di Collestrada
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