Perugia, caso clinico complesso
E se a questi autorevoli interlocutori di scambio di “buone pratiche”, venisse la voglia di verificare e di apprendere le eccellenti qualità di PERUGIA, progredita Città intelligente, che cosa troverebbero?
Pur lontana da Bisanzio, Perugia città bizantina “Non ce lo saremmo mai creso” di appartenere a una CITTÀ divenuta “CASO INTERNAZIONALE”, in una sfavillante serie di “prestigiosi” incontri INTERCONTINENTALI . Siamo orgogliosi di aver fatto viaggiare i nostri messi comunali per raccontare che nei CIELI PERUGINI ci siano gli ASINI che VOLANO! E se a qualcuno di questi autorevoli interlocutori con i quali sono stati attivati meccanismi di scambio di “buone pratiche”, venisse la voglia di verificare e di apprendere le eccellenti qualità di PERUGIA, progredita Città intelligente, che cosa troverebbero? Un inesauribile campionario di sconvolgenti innovazioni, da rimanere a bocca aperta? La sconfitta della morte? Viaggi interstellari? Umanoidi/androidi? NO! Niente di tutto questo. Vedrebbero invece: - mastelli porta a porta, scoperchiati e onnipresenti; foto 1. - Fasci di cavi fibra a penzoloni, scatole scatolette, boxes e compagnia bella che avviluppano ogni architettura del centro storico; foto 2. - Grondaie appositamente predisposte per rinfrescanti docce a sorpresa; foto 3. - Fichi rupestri ricoperti di glassa al cioccolato; foto 4. - Maxi tabelloni super elettronici che occultano sublimi architetture; foto 5. - Segnaletica stradale e cartellonistica che deturpano e mortificano i luoghi storici più significativi; foto 6. - Le piazze trasformate in parcheggi; foto 7. - Vie cittadine congestionate da automobili invadenti, intasanti e inquinanti; foto 8. - Una città dove la parola “PEDONE” può perfino considerarsi estinta dal vocabolario corrente; foto 9. - Un sistema di trasporto pubblico locale inefficiente, squilibrato e “sperperone”; foto 10. - Un’urbanistica senza regia caratterizzata dalla regola del laisser faire; foto11. - Una tutela dei Beni Culturali inesistente: Palazzo dei Priori avvolto da “lenzuolate”di ridondanti banner pubblicitari; - gli Arconi di via della Rupe deturpati del loro valore; - il progetto per il nuovo studentato accanto al complesso templare di S. Bevignate; - le numerose architetture archeoindustriali stravolte da interventi impropri; foto 12. E allora, in una città così all’avanguardia, perché non chiedere al nostro fantomatico interlocutore di fare visita anche ai nostri rinomati uffici comunali? Un vero e proprio ”CASO CLINICO”, dove per svolgere qualsiasi banale “PRATICUCCIA”, si devono attendere TEMPI BIBLICI, da MATUSALEMME, costretti a subire l’inefficienza di un archivio abbandonato a sé stesso, vero e proprio CALVARIO DISCONNESSO dal WI-FI. Vantiamo il record della “tecnologicizzazione” ma non riusciamo a garantire un minimo di internet per le cose di tutti i giorni. Riuscirà il treno dell’innovazione a raggiungere palazzo dei Priori?? “Illustre signore, lasci che il tempo passi, vedrà che qualcosa accadrà”.
Mauro Monella
|