Arconi: non ci resta che piangere
Guardate voi stessi la colata di cemento che ha invaso gli ARCONI, figli di arte e mestiere, studio e saggezza. Intervenire con superficialità sui luoghi storici senza rispettare il passato equivale ad una vera e propria DAMNATIO MEMORIAE
Il progetto di pretesa “FUNZIONALIZZAZIONE ” degli Arconi di via della Rupe rappresenta un gravissimo ATTENTATO alla loro STORIA, alla loro ESTETICA e alla loro SICUREZZA. La mancanza di CULTURA dei LUOGHI e di cultura del PROGETTO hanno provocato un’errata interpretazione della VOCAZIONE ORIGINARIA degli ARCONI, che hanno da sempre assolto il compito di sostegno strutturale e non funzionale. La forzatura è lampante ed è chiaramente raffigurata dalle foto dei lavori in corso d’opera. I DANNI provocati, IRREVERSIBILI, resteranno in eredità ai posteri. Come non dar ragione a RAFFAELLO SANZIO quando ricorda a Papa Leone X il VALORE VIVO dell’ARCHITETTURA ? Guardate voi stessi la colata di cemento che ha invaso gli ARCONI, figli di arte e mestiere, studio e saggezza. Intervenire con superficialità sui luoghi storici senza rispettare il passato equivale ad una vera e propria DAMNATIO MEMORIAE. La volta a mattoni e il solaio in Cemento Armato generano vibrazioni/spostamenti di entità differenti. In caso di sollecitazione sismica avviene il martellamento della struttura più rigida su quella più debole che non può essere attenuata dall’esiguo spessore del polistirolo. L’azione verrebbe concentrata sul rene della volta che rappresenta il punto più delicato della stessa. Ma indipendentemente da ogni aspetto ingegneristico, che necessità c’è di addossare in modo così invasivo una soletta di cemento armato su una volta antica ? Non ci resta che piangere.
Mauro Monella
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