GESTIONE DEI RIFIUTI E RISCHI PER LA SALUTE
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute n.12 - maggio 2009
Venerdì 12 giugno ore 21.00 c/o Naturalmente via Cortonese 66/A Presentazione della monografia con il dr. Giovanni Vantaggi, coautore e medico di famiglia a Gubbio
Strategie di prevenzione
primaria e di promozione della salute
Associazione Medici per
l’Ambiente – ISDE Italia
E’ stata pubblicata la
monografia ISDE Italia "Gestione dei rifiuti e rischi per la
salute". Il costo del volume in libreria è di € 25,00 mentre
dal sito della casa editrice C.G. Edizioni Medico Scientifiche
http://www.cgems.it/inside3.aspx?ch=i.cat.dett&idCat=1.1.5&idCol=7&pCod=2785
è di € 20,00 + spese di spedizione (circa € 6).
Quella del cosiddetto
smaltimento dei rifiuti è una storia paradossale e paradigmatica. La
stessa definizione di smaltimento dei rifiuti è discutibile. La
natura, infatti, non produce rifiuti: ricicla tutto. Non solo la
biosfera, ma l’intera ecosfera consiste di un flusso di eventi e
quindi di energia/materia che continuamente si trasforma.
Sul piano chimico-fisico
questa continua trasformazione risulta -almeno nelle attuali
rappresentazioni, nate nell’ambito della moderna
termodinamicadispendiosa: in un sistema chiuso/isolato (e su un piano
teorico l’intero “universo visibile” può essere concepito come
tale) l’energia totale è costante e l’entropia (il disordine) in
continuo aumento.
In ambito biologico il
discorso è più complesso, in quanto l’informazione inserita nel
sistema permette ad alcuni sottoinsiemi di evolvere, apparentemente
in senso contrario, costruttivo e anti-entropico. In termini generali
quanto sopra enunciato può essere sintetizzato -almeno nell’ambito
della termodinamica classica- in questi termini: non solo non si può
“creare” nuova energia, ma ogni trasformazione comporta una
dissipazionee l’irreversibilità di tali processi è dovuta alla
definitiva inutilizzabilità della quota di energia trasformatain
calore. Una delle conseguenze di tale principio è che ogni processo
locale di accelerazione contribuisceall’incremento
dell’entropia/disordine globale; un’altra conseguenza è che non
esiste la macchina monoterma/perfetta in grado di riconvertire il
calore in lavoro.
GESTIONE DEI RIFIUTI E
RISCHI PER LA SALUTE
Strategie di prevenzione
primaria e di promozione della salute
A cura di Antonio
Faggioli e di Ernesto Burgio – ISDE Italia
INTRODUZIONE AL TEMA
Ernesto Bugio, Roberto
Romizi.
PARTE PRIMA – GLI
ASPETTI GENERALI
Il ruolo e le
responsabilità degli “esperti della salute”: aspetti etici e
professionali.
Giuseppe Miserotti.
Ecologia,
sostenibilità e salute nella gestione ambientale.
Federico Balestreri,
Pierluigi Viaroli.
Natura,
combustioni, rifiuti, decrescita.
Gianni Tamino.
Biologia ed
economia.
Giorgio Nebbia.
PARTE SECONDA – IL
QUADRO DI RIFERIMENTO
La gestione dei
rifiuti nella normativa italiana ed europea.
Michelangiolo Bolognini.
Piani energetici e
piani dei rifiuti regionali.
Vincenzo Migaleddu,
Ferdinando Laghi, Gianfranco Porcile.
Le diverse
tipologie di rifiuto previste dalle norme.
Vincenzo Migaleddu,
Matilde Chessa.
Impatti ambientali
nella gestione dei materiali post consumo.
Federico Valerio,
Giovanni Vantaggi
I mezzi oggi a
disposizione per una valutazione legale e parziale del danno da
inquinamento.
Giovanni Ghirga.
Le buone pratiche
nella gestione dei materiali post-utilizzo.
Patrizia Gentilini,
Celestino Panizza, Manrico Guerra
PARTE TERZA - L’IMPATTO
SULLA SOCIETA’ E SULLA SALUTE PUBBLICA.
Le criticità
sociali, economiche ed energetiche.
Gianfranco Porcile,
Ferdinando Laghi, Vincenzo Migaleddu.
Gli inquinanti e il
loro comportamento nell’ambiente.
Matilde Chessa, Nicola
Culeddu, Mauro Marchetti, Vincenzo Migaleddu.
Inceneritori e
danni alla salute umana.
Patrizia Gentilini,
Michela Franchini.
Biomonitoraggio
delle popolazioni animali di interesse zootecnico e veterinario.
Francesca Ciotola, Carlo
Ferrara, Maria Luisa Stirpe, Vincenzo Peretti.
Salute pubblica e
inceneritori di rifiuti: principio di precauzione, principio di
prevenzione, significatività
statistica e recenti
evidenze epidemiologiche.
Valerio Gennaro, Patrizia
Gentilini.
PARTE QUARTA – LA
COMUNICAZIONE E LA PARTECIPAZIONE.
Percezione sociale
del rischio, comunicazione sul rischio, partecipazione democratica.
Un nesso inscindibile di
concetti e di pratiche.
Stefano Beccastrini.
Il principio di
precauzione e la gestione dei rifiuti.
Paolo Lauriola
La gestione dei
conflitti.
Michelangiolo Bolognini,
Giovanni Ghirga, Mauro Mocci.
PARTE QUINTA –
CONCLUSIONI E PROSPETTIVE.
Per una valutazione
ecosistemica e bioevolutiva dell’impatto ambientale e sanitario.
Ernesto Burgio.
Le raccomandazioni
ai decisori politici, ai professionisti della salute e dell’ambiente,
ai cittadini.
Antonio Faggioli
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