IL MONDO SECONDO MONSANTO: STORIA DI UNA MULTINAZIONALE CHE VI VUOLE BENE
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute n.12 - maggio 2009
Intervista all'autrice
Marie-Monique Robin da www.ilconsapevole.it
e www.arte.tv/monsanto
Monsanto è il principale
produttore mondiale di OGM ed è una delle aziende più controverse
della storia industriale. Dalla sua fondazione nel 1901, ha
accumulato diversi processi a proprio carico, a causa della
tossicità... Marie-Monique Robin racconta come è nato il progetto
del libro e del film "Il mondo secondo Monsanto" e traccia
la storia della nascita degli OGM resistenti al pesticida Roundup.
Perché ha scelto di
parlare di Monsanto?
Avevo già fatto tre film
sui temi della biodiversità e tutte le volte, nel corso delle mie
ricerche mi ero imbattuta nella Monsanto. Chiaramente avevo già
sentito parlare di Monsanto, perché mi ero già interessata agli OGM
e alle biotecnologie anche se in maniera superficiale. Ad un certo
punto mi sono detta che occorreva indagare approfonditamente su
Monsanto: la multinazionale leader mondiale nel settore delle
biotecnologie e nella produzione di organismi geneticamente
modificati il cui scopo principale è quello di impossessarsi di
tutte le sementi del mondo.
Come è cominciato il
progetto?
Ho cominciato facendo
ricerche in rete. La prima cosa che ho fatto è stata digitare sul
motore di ricercala parola “Monsanto”: ho riscontrato 7 milioni
di occorrenze. Successivamente ho digitato “Monsanto inquinamento”,
“Monsanto corruzione” e via dicendo: tutto era già su internet,
centinaia di articoli parlavano della multinazionale, la storia era
già praticamente tutta lì. È così che è cominciata: ho fatto
ricerche in rete per quattro mesi e più andavo avanti più
comprendevo quanto la storia di Monsanto – un’azienda chimica
fondata da oltre un secolo che stava acquistando tutte le aziende
semenziere del pianeta – fosse assolutamente controversa. Da qui è
nato il progetto di raccontare la storia dell’azienda dalla sua
nascita fino ad oggi per cercare di capire se il suo passato potesse
portare luce sul presente. Come tutti ormai sanno gli OGM sono un
argomento controverso, caldo: il mio interesse era capire come
Monsanto fosse diventata leader incontrastato in questo settore
proponendosi al pubblico (si veda a questo proposito il suo sito
internet) come risolutrice dei problemi della fame del mondo e come
produttrice di organismi geneticamente modificati che non presentano
alcun rischio per la salute umana. Alla luce della sua storia
industriale, possiamo credere alla Monsanto quando si presenta in
questo modo?
Quali sono le
caratteristiche degli OGM prodotti e utilizzati da Monsanto?
Oggi al mondo esistono
due categorie di OGM – e ricordo che Monsanto possiede il 90% degli
organismi geneticamente modificati coltivati nel mondo. La prima
categoria, circa il 70% del totale, è costituita da piante OGM
capaci di resistere all’erbicida Roundup (parimenti prodotto da
Monsanto). Monsanto ha sempre dichiarato che il Roundup è innocuo
per l’ambiente e biodegradabile: menzogne. Per questo tipo di
pubblicità menzognera Monsanto è stata condannata sia a New York
che recentemente in Francia. E, cosa ancora peggiore, se si vedono
tutti i documenti presenti in rete relativi alle ricerche condotte
sugli effetti del Roundup appare evidente il fatto che la
commercializzazione dell’erbicida dovrebbe essere assolutamente
vietata. Questo 70% di OGM è stato creato per resistere
all’erbicida: gran parte della soia e della colza che noi mangiamo
presenta tracce di Roundup, ma sulla pericolosità di questi residui
per la salute umana e animali non sono stati fatti studi.
La seconda categoria di
OGM è composta da quei semi che sono loro stessi in grado di
produrre una tossina insetticida, il Bt (Bacillus thuringiensis):
anche sugli effetti del Bt sulla salute umana non sono stati condotti
studi. Prima di iniziare a lavorare a questo progetto, personalmente
non avevo pregiudizi sugli OGM: credevo alle informazioni che passano
sui media ed essendo figlia di agricoltori, quando tornavo nella mia
regione, non sentivo discorsi preoccupati su questo tema. Ma bisogna
ben comprendere una questione fondamentale, la grande manipolazione a
cui tutti siamo stati sottoposti. La storia degli OGM comincia negli
Stati Uniti: Monsanto stava per perdere l’esclusività del brevetto
(che dura 20 anni) sul Roundup – l’erbicida più venduto al
mondo: la formula stava per essere liberalizzata e altre industrie
avrebbero potuto produrlo.
A questo punto entrano in
scena gli OGM resistenti al Roundup: Monsanto comincia a produrli per
non perdere le vendite dell’erbicida. Da allora, nel momento in cui
negli Stati Uniti un coltivatore decide di piantare sementi OGM è
obbligato a firmare due contratti: il primo in cui si impegna ad
acquistare tutti gli anni i semi brevettati, il secondo contratto
obbliga all’acquisto del Rondup prodotto esclusivamente da
Monsanto.
È all’inizio degli
anni Ottanta che Monsanto comincia a lavorare alla realizzazione di
OGM che resistano al Roundup: non si tratta di super magnifiche
piante in grado di risolvere il problema della fame nel mondo, ma di
organismo messi punto per non perdere la preminenza mondiale sul
mercato dei pesticidi.
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