A Ponte Valleceppi c’è una Distilleria….
L'azienda, considerata “a rischio di incidente rilevante”, dovrebbe aver goduto e continuato a godere di una certa protezione politica. Altrimenti non si spiega lo sviluppo della lavorazione malgrado la mobilitazione popolare
Ogni tanto la stampa locale sottolinea la difficoltà ormai storica del rapporto fra l’Amministrazione Comunale di Perugia e la distilleria che sorge sulla riva destra del fiume a Ponte Valleceppi. È una specie di disfida al solito senza vinti né vincitori. Anche perché dalla sua origine l’azienda di produzione alcolica, considerata “a rischio di incidente rilevante”, dovrebbe aver goduto e continuato a godere di una certa protezione politica. Altrimenti non si spiega lo sviluppo della lavorazione malgrado la mobilitazione popolare a suo tempo molto agguerrita e oggi inesistente per la stanchezza. Questa volta la materia del contendere è la realizzazione ormai annosa di un vasto piazzale per usi vari che risulta abusivo secondo la giustizia amministrativa e deve essere demolito per ritrovare il terreno agricolo. Per ora la questione sembra non abbia facile soluzione, perché storicamente anche l’ultima odierna amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno di mantenere alcuni impegni assunti in campagna elettorale. Almeno secondo quanto veniva promesso da una lista autodefinitasi ambientalista che ha eletto un proprio rappresentante nella giunta cittadina. L’iter burocratico per la realizzazione di un Parco Fluviale sul fiume per tutto l’intero territorio comunale, che prevedeva lo spostamento delle imprese a rischio sviluppatesi nel tempo sul lungotevere e vicino all’abitato, non è stato mai avviato. Comunque il problema esiste e contravviene alla logica dell’affermazione di un nuovo “ambientalismo maturo” di cui si sono perse le tracce.
Lauro Ciurnelli
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