QUALCHE CONSIDERAZIONE IN MERITO AL FENOMENO DELL'ABUSO DI ESAMI RADIOLOGICI
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute n.12 - maggio 2009
Il principio di fondo che
dovrebbe guidare la pratica medica - e allo stesso tempo
salvaguardarci da contenziosi medico-legali in ambito di
responsabilità professionale - è il primum non nocere. Ogni
attività deve essere cioè improntata al rapporto rischio/beneficio
e proiettata alla dimensione collettiva della salute.
Fatta questa doverosa
premessa, si può ragionevolmente supporre che il serio fenomeno
dell’abuso di esami radiologici rifletta alcune dinamiche che
imperversano nella nostra complessa società: l'iperconsumismo di
generi sanitari associato al processo di medicalizzazione della vita,
per cui per vivere normalmente ognuno necessita di una buona scorta
di farmaci e prestazioni varie, mentre la prevenzione viene affidata
alla diagnosi strumentale della malattia iniziale; l’impoverimento
della cultura umanistica e relazionale (clinica) ad opera
dell’innovazione tecnologica: sensi, empatia, creatività e arte
del ragionamento atrofizzati dai media elettronici, dai segni e dalle
immagini (imaging) mostrate dai monitor (leggi anche la medicina che
si basa sul visibile, ovvero sulla superficie delle cose);
l'accresciuta conflittualità sociale, per cui i medici sperano di
evitare guai giudiziari raccogliendo quanti più dati “obiettivi”
possibili (“medicina difensiva”).
Il punto è che
radiografie, TC, scintigrafie e PET, oltre ad essere prestazioni che
gravano sempre più pesantemente sulla spesa sanitaria, espongono chi
vi si sottopone ad un rischio cancerogeno.
Tale rischio, pur
statisticamente minimo in termini individuali, diventa significativo
su scala di popolazione, considerato l’enorme numero di esami
radiologici effettuati annualmente.
Il contributo della
sanità, in termini di iatrogenicità e sprechi di risorse,
all’insostenibilità del sistema è rilevante.
Eppure in campo
radiologico le linee-guida e le leggi in vigore parlano chiaramente.
In particolare il Decreto L.vo 187 del 26.5.2000 riguardante la
protezione della popolazione dai rischi legati agli esami radiologi
prevede serie sanzioni a chi non rispetta i principi di
giustificazione e di ottimizzazione.
In sintesi, il medico
prescrittore, a parte dover chiaramente indicare sulla ricetta il
sospetto diagnostico (e non un semplice sintomo), è tenuto a
conoscere gli effetti collaterali (come per i farmaci) degli esami
strumentali che “ordina”.
Dal canto loro i medici
dell’imaging, assicuratisi delle effettiva necessità clinica del
test proposto (giustificazione), devono provvedere ad informare più
accuratamente i pazienti sul rischio cancerogeno e sugli effetti
nocivi a breve e lungo termine dei mezzi di contrasto per poi
scegliere la metodica più idonea rispetto al quesito clinico e
attuare le procedure tecniche che minimizzino tali rischi
(ottimizzazione).
Fare prevenzione
(oncologica) primaria significa quindi anche adoperarsi per evitare
esami radiologici inutili; sostituirli possibilmente con esami
ugualmente informativi ma molto meno rischiosi come ecografia e RM;
finalizzare le tecniche all’ottenimento di precise informazioni in
modo da rispondere ad un problema clinico ben circostanziato.
Appropriatezza,
dosimetria, radioprotezione, efficienza organizzativa sono le parole
chiave per una pratica diagnostica sostenibile.
Lo spreco infinito di
risorse, come l’abuso di esami radiologici, è un lusso che questa
società, in preda a derive di varia natura, non può più
concedersi.
Riferimenti bibliografici
Dimonte M. Sostenibilità
in medicina.Contrastare la crescita di esami radiologici inutili e
inappropriati.
GEA, Giornale Europeo di
Medicina Ambientale 2007, 2:47-53
Dimonte M. L'abuso di
esami radiologici come metafora della società post-moderna, dei
nuovi media
e dei consumi. Recenti
Progressi in Medicina 2008, 3:125-128
Dimonte M. Elementi di
imaging e radioprotezione per operatori sanitari in campo
odontoiatrico.
Competenze per una
organizzazione sostenibile. Levante Ed., Bari, 2009
Mariano Dimonte - Medico e Sociologo, Specialista in Radiodiagnostica e in Medicina Nucleare. International Society Doctors for Environment (ISDE)-Italia
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