14/08/2024
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Protocollo d'intesa sulla legge contro momotransfobia: no all'ingresso di soggetti discriminatori
Dall’attuazione di questa legge la nostra Regione avrà solo da guadagnare in qualità della vita e rispetto verso l’altro. Affermazioni surreali del pluri-consigliere


Perugia – È prevista per il prossimo 17 settembre la sottoscrizione del protocollo d’intesa sulla legge regionale contro l’omo-transfobia e l’avvio del gruppo di lavoro di attuazione della legge coordinato dalla Regione Umbria. Alla firma del protocollo sono chiamate istituzioni, organismi e associazioni del territorio regionale che si occupano di prevenire e combattere le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.

Il pluri-consigliere regionale e comunale, Sergio De Vincenzi, in una nota contro la Giunta e contro la presidente Marini diffusa nella giornata di oggi, lamenta l’esclusione delle proprie associazioni estremiste e omofobe dalla firma del protocollo.

«Le affermazioni del pluri-consigliere De Vincenzi sono surreali – commenta Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – chiedere che nell’organismo di lavoro che dovrebbe attuare la legge contro le discriminazioni verso le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans* e intersex entrino associazioni nate con l’unico obiettivo di discriminarle è quantomeno assurdo. Con l’approvazione della legge, la Regione Umbria ha deciso di contribuire fattivamente alla prevenzione delle discriminazioni e delle ingiustizie verso le persone omosessuali e transessuali e non permetteremo che soggetti portatori di discriminazioni ne ostacolino il lavoro.»

Alla firma del protocollo e ai lavori del conseguente gruppo di coordinamento sono chiamate la Regione Umbria, le Prefetture e le Questure di Perugia e Terni, i Carabinieri, i comuni capofila della regione (Perugia, Terni, Città di Castello, Assisi, Marsciano, Norcia, Gubbio, Foligno, Spoleto, Narni, Orvieto e l’Unione dei Comuni del Trasimeno), l’Anci, l’Università degli Studi di Perugia e l’Università per Stranieri di Perugia, la Garante per l’infanzia e l’adolescenza regionale, l’Ufficio Scolastico Regionale, le Asl e le Aziende Ospedaliere dell’Umbria e le associazioni che nel territorio regionale si occupano di prevenzione e contrasto alle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere come Omphalos, ESeDomani Terni, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Amnesty International e Basta il Cuore.

«Il pluri-consigliere De Vincenzi se ne faccia una ragione e inizi ad occuparsi delle due poltrone su cui siede contemporaneamente, invece che diramare un giorno sì e l’altro pure, comunicati e note contro i diritti e delle persone e delle coppie omosessuali e transessuali. Dall’attuazione di questa legge la nostra Regione avrà solo da guadagnare in qualità della vita e rispetto verso l’altro. Caratteristiche che sappiamo non essere proprie dei movimenti dai quali proviene il pluri-consigliere De Vincenzi.»
 
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Inserito sabato 1 settembre 2018


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