Le ruspe a Borgogiglione
Ritirano fuori il terriccio dal bioreattore per fare il pratino? Ridurre i rifiuti, fare un buon compostaggio e dare valore ai materiali recuperati con la differenziata
I nostri amministratori, incatenati ai vecchi interessi e privi di coraggio e di idee, NON VEDONO L’ORA CHE RIAPRA LA DISCARICA. Già dimenticata l’inchiesta giudiziaria Spazzatura d’oro? Il Giudice ha tolto i sigilli all’area sequestrata un anno fa ma solo con il processo - che inizia a dicembre - si potrà avere un po’di chiarezza su Borgogiglione. Il Gestore si dà un gran da fare per ripartire quanto prima con i camion dei rifiuti. NON DICE QUALI LAVORI FARÀ, NON SCIOGLIE I DUBBI SULLA STABILITÀ E LA S I C U R EZZ A D E L L A D I S C A R I C A, relazionati dai Geologi della Regione e dell’Università di Perugia e poi dal Politecnico di Ancona. Ora spunta un nuovo studio commissionato da Gesenu al Politecnico di Torino, dicono più rassicurante: PERCHÉ NON LO TIRANO FUORI E NON FANNO UN BEL CONFRONTO PUBBLICO? La Regione un anno fa aveva fermato il bioreattore perché non rispettava le buone pratiche e non assicurava la stabilizzazione dei rifiuti umidi organici nei tempi dovuti. E non ha ancora rinnovato l’Autorizzazione ambientale (Aia). “Borgogiglione assomiglia a quando si dice che la miseria si sposa con la carestia!”: diceva bene il Direttore di Arpa. Cambierà qualcosa? Non dimentichiamo che la Procura di Perugia ipotizza anche il reato di truffa: “non aver effettuato o averlo fatto in modo parziale le operazioni di recupero dei rifiuti previste dall’appalto”. Anche la Corte dei Conti si è occupata dell’affare miliardario e ha chiesto a Gesenu e Tsa di restituire 25 milioni di euro, cioè la cifra che secondo l’accusa è stata fatturata ai Comuni, e quindi ai cittadini, per servizi mai svolti. RIDURRE I RIFIUTI, FARE UN BUON COMPOSTAGGIO E DARE SEMPRE PIÙ VALORE AI MATERIALI RECUPERATI CON LA DIFFERENZIATA è l’obiettivo prioritario di tanti amministratori di Comuni e Regioni italiane, che puntano su soluzioni tecnologiche innovative e che riescono a coniugare lo sviluppo dei territori, la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini con un consistente risparmio in bolletta. Andiamo a cercare materiali preziosi nello spazio e quelli a portata di mano li gettiamo o li bruciamo? Evidentemente in Umbria il groviglio di interessi intorno alla mala-gestione dei rifiuti blocca ogni cambiamento, nonostante l’avvicendarsi di destra e sinistra al governo delle città: tariffe sempre in rialzo (tra le più alte in Italia) e servizio davvero insoddisfacente. Chiacchiere a parte.
Osservatorio Borgogiglione
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