Pedana in via S. Agata: Comune e Soprintendenza sapevano?
Proprio davanti all'ingresso della chiesa stanno montando una base per tavolini dall'impatto molto violento, che renderà difficoltosa la visione dell'austero portale d'ingresso
Tra le attrazioni di Perugia c'è sicuramente il meraviglioso intrico dei suoi vicoli, tra questi quello di via Sant'Agata (una specie di continuazione di via Ritorta) impreziosito al suo inizio dalla bella chiesa di sant'Agata. Un piccolo gioiello meta dei turisti meno disattenti, incastonato lungo via dei Priori, custodisce una rara Trinità tridimensionale e affreschi restituiti alcuni anni fa alla città dopo un lungo lavoro di restauro guidato da Carla Mancini. Una chiesa non solo bella e meta di un turismo colto e curioso, ma anche importante nella storia di Perugia e per il suo passato e per essere stata a lungo retta dal prete modernista mons. Luigi Piastrelli fondamentale nell'educazione di tanti giovani perugini e studenti della nostra Università. Ora, proprio davanti all'ingresso della chiesa stanno montando una base per tavolini dall'impatto molto violento, che renderà difficoltosa la visione dell'austero portale d'ingresso indispensabile come introduzione all'interno e agli affreschi. Ci chiediamo se chi ha concesso il permesso era consapevole di questo; se la Soprintendenza sia stata informata e abbia lasciato il permesso e se lo ha lasciato qual è la motivazione. Ci chiediamo anche se Comune e Soprintendenza si rendano conto che scelte di questo tipo danneggiano un turismo informato, accorto, riflessivo e colto che risiede più a lungo nelle città che sceglie. Esattamente quello che manca a Perugia e di cui Perugia ha bisogno.
Cesare Barbanera e Vanni Capoccia
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