Il Policlinico e l’urbanistica improvvisata
Il Policlinico è stato spazzato via insieme a esempi architettonici significativi del periodo razionalista, spazi per la vita di relazione e la tradizionale fisionomia del LUCUS, il Bosco sacro di Monteluce. L’obiettivo era quello di dare spazio ad una architettura anonima e autistica?
È molto difficile capire gli effetti, spesso deleteri, di un progetto, perché, quando ci rendiamo conto dei risultati, sono già cambiati Sindaci, assessori, consulenti, e la Giuria!!! Monteluce, uno dei quartieri storici di Perugia, che vanta antiche presenze e insediamenti d’epoca etrusca, per cento anni ha ospitato il rinomato Policlinico. Una vera e propria architettura sociale, concepita con spazi vitali e vibranti caratterizzati da giardini fioriti e piante di ogni genere. Un ammirevole esempio di Civiltà. Un vero toccasana per la socializzazione, per la cura del malato, per il benessere dei familiari, per gli amici e per il personale medico, tutti elementi di cui difetta il “POLO OSPEDALIERO SILVESTRINI”. Il Giardino è la prima azione urbanistica, e l’urbanistica non è il gioco del “monopoli”. Il Policlinico è stato spazzato via insieme a esempi architettonici significativi del periodo razionalista, spazi per la vita di relazione e la tradizionale fisionomia del LUCUS, il Bosco sacro di Monteluce, che avrebbe dovuto rappresentare il vero CUORE del progetto per la NUOVA MONTELUCE. Il Policlinico è sempre stato considerato un punto nevralgico della città a ridosso del centro storico. Per armonizzare i luoghi “svuotati” dall’ospedale e per la necessaria ricucitura con il tessuto urbano, fu indetto un concorso internazionale di idee riservato a pochi concorrenti preselezionati e finalizzato a individuare la migliore soluzione urbanistica, paesaggistica, architettonica e funzionale dell’area. Quella in corso di realizzazione (da anni…) è la brillante idea premiata dalla qualificata giuriadi esperti. A quale fine hanno lavorato i vari delegati comunali, i componenti “felucati” della giuria, i commissari delle commissioni, gli organi della tutela e i “CECCOPEPPI” vari??? Per quel terremoto artificiale che è stato lo “SPIANAMENTO” del Policlinico e della sua area??? L’obiettivo era quello di dare spazio ad una architettura anonima e autistica? È giunta l’ora di indire un convegno per fare il punto della situazione.
Mauro Monella
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